Nuove violenze in Siria. Al vaglio Usa il riarmo dei ribelli
In Siria, violenti scontri sul terreno nelle ultime 24 ore tra oppositori e lealisti.
Nel villaggio costiero sunnita di Bayda sarebbero state uccise dalle truppe regolari
più di 50 persone. Rimane aperta la questione dell’utilizzo delle armi chimiche da
parte di Assad, mentre gli Stati Uniti starebbero considerando la possibilità di inviare
armi all'opposizione siriana. Marina Calculli:
Le forze fedeli
a Bashar al-Asad hanno ripreso ieri un quartiere importantissimo della città di Homs,
quello di Wadi al-Sayeh fondamentale per isolare alcune zone strategiche controllate
dai ribelli. Verso la costa invece gli uomini di Assad hanno circondato Baida e Maqreb,
sulla strada per Banias. A Baida, secondo l’osservatorio siriano per i diritti umani,
l’esercito avrebbe compiuto esecuzioni sommarie, uccidendo una cinquantina persone.
Nell’assedio almeno 20 soldati sono rimasti uccisi. E sempre secondo l’Osservatorio
Siriano per i diritti umani a condurre le operazioni a Homs sarebbero stati gli uomini
di Hezbollah, il gruppo militante alleato del regime che proprio pochi giorni fa ha
ribadito la sua fedeltà assoluta a Bashar. Washington intanto rilancia un possibile
cambio di strategia che secondo il segretario amaricano alla difesa Hagel potrebbe
risolversi nella possibilità di armare di nuovo l’opposizione antigovernativa – un’opzione
che l’America aveva interrotto e che però – precisa Hagel – andrebbe comunque coordinata
con gli alleati.
L’Ospedale italiano di Karak, in Giordania, offre rifugio
ai siriani che scappano dalla guerra e dai campi profughi al confine. Fondato nel
1939, questo ospedale cattolico, sostenuto dalla Catholic Near East Welfare Association,
speciale agenzia vaticana per l’aiuto alle Chiese cattoliche e alle popolazioni del
Medio Oriente, è l’unica clinica attrezzata della regione e rappresenta il punto di
riferimento per la parte meridionale della Giordania. Racconta il dramma di chi è
in fuga suor Adele Brambilla, religiosa comboniana, al microfono di Elisa
Sartarelli.