Il cardinale Bagnasco: più sostegno alla scuola, serve vera parità
Il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, mette in guardia: basta tagli
alla scuola, serve più sostegno dalle istituzioni. Intervenendo in un convegno a Roma,
il cardinale afferma che in Italia manca un effettivo riconoscimento sul piano economico
alle scuole paritarie, "nonostante le disposizioni in questa direzione della stessa
Comunità Europea''. Il servizio di Alessandro Guarasci:
Per il cardinale
Bagnasco, il sistema formativo deve rimanere al centro di ogni politica. Parlando
al convegno ''La Chiesa per la scuola'', il presidente della Cei afferma che “una
società che non investa energie economiche e umane nella scuola finisce per subordinare
l'uomo al lavoro e al denaro, come appare in modo drammatico nella finanziarizzazione
dell'economia”. Dunque, servono più finanziamenti e vanno evitati nuovi tagli. Forte
poi il suo rammarico perché, dice, “a fronte del conclamato diritto alla scelta educativa,
in Italia non è dato un effettivo e concreto riconoscimento sul piano economico alle
scuole paritarie, nonostante le disposizioni in questa direzione della stessa Comunità
Europea''. Una preoccupazione raccolta anche da don Francesco Macrì, presidente
della Fidae, la Federazione che raccoglie la maggior delle scuole d’ispirazione cattolica:
R.
- Il finanziamento pubblico previsto sembra che non raggiunga un risultato positivo,
nel senso che ci sono stati degli accantonamenti che noi interpretiamo come tagli
veri e propri. In più, c’è tutta la crisi economica del contesto, per cui moltissime
famiglie non si possono assolutamente permettere il lusso di mandare il proprio figlio
in una scuola a pagamento. Siamo di fronte a un’emergenza gravissima Molte nostre
scuole stanno già chiudendo e aspettiamo - ce lo auguriam - che questo nuovo governo
dimostri un certo interesse verso un ambito così importante, a servizio del pubblico
e nell’interesse collettivo della nazione.
D. - Lei come risponde a chi dice
se si danno soldi per la scuola privata, si tolgono finanziamenti alla scuola pubblica?
R.
- Non interessa la natura giuridica dell’ente erogatore del servizio, ma ci s’interessa
del servizio, o meglio della qualità del servizio. Per cui, un eventuale finanziamento
alla scuola paritaria è un finanziamento che va nella direzione della garanzia di
un servizio che risponde a questo diritto fondamentale dell’alunno di avere un’istruzione
e un’educazione adeguata ai suoi interessi e ai suoi diritti. Quindi, non è un finanziamento
che si contrappone al finanziamento della scuola statale, perché entrambe svolgono
la stessa identica funzione: quella di essere un servizio nell’interesse del bene
pubblico.