Siria. Minaccia armi chimiche. Militari GB contrari all'intervento, pressing dei Repubblicani
su Obama
In Siria non si arrestano gli scontri tra lealisti e oppositori del regime. Negli
ultimi tre giorni nell'area vicino Damasco sono morte 9 persone, 70 sono rimaste ferite.
Si combatte anche nei pressi di Aleppo. E mentre si discute della capacità o meno
di Assad di sviluppare armi chimiche su larga scala, i militari in Gran Bretagna contrati
all’intervento sul terreno; pressing, in senso opposto, invece dai Repubblicani sul
presidente Usa Obama, che chiedono la creazione immediata di una no fly-zone. E il
premier israeliano Benyamin Netanyahu ha chiesto ai suoi ministri di evitare di esprimersi
sulla guerra civile in corso in Siria ed in particolare sulla questione degli arsenali
chimici. Intanto nessuna notiza di Mar Gregorios Yohanna Ibrahim e di Boulos al-Yazigi
– i vescovi siro-ortodosso e greco-ortododosso di Aleppo sequestrati lunedì scorso
nell'area compresa tra la metropoli siriana e il confine con la Turchia