2013-04-29 12:58:25

Siria: le Chiese in preghiera per i due vescovi rapiti


I due vescovi ortodossi rapiti ad Aleppo sono ancora nelle mani dei sequestratori. Lo conferma ad AsiaNews mons. Jean Clement Jeanbart, vescovo greco-melchita di Aleppo. Il prelato sottolinea "che le Chiese, cattolica e ortodossa, stanno facendo il possibile per cercare una mediazione con i sequestratori, ma al momento nessuno comprende le ragioni di questo gesto e chi si celi dietro a questi criminali". Mons. Yohanna Ibrahim, vescovo della diocesi siro-ortodosso di Aleppo e mons. Boulos Yaziji, arcivescovo della diocesi greco-ortodossa della città, sono stati sequestrati lo scorso 22 aprile a Kafr Dael, 10 km da Aleppo, sul confine turco. Il loro autista, un diacono siro-ortodosso, è stato ucciso. Anche il patriarca greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente, Giovanni X, ha lanciato un accorato appello per la liberazione dei due vescovi. “Colgo l’opportunità per fare un appello alla comunità internazionale - ha detto il patriarca - per stimolarla a fare ciò che può per liberare i rapiti la cui assenza è causa di dolore; affrettarsi a porre fine a questa tragedia è oltremodo essenziale per evitare tutti i rischi che potrebbero risultare dalle probabili conseguenze”. Il sequestro è avvenuto in un tempo particolare per le Chiese ortodosse che ieri hanno celebrato la “Domenica delle Palme”, festività che le conduce alla Settimana Santa e alla celebrazione della Pasqua, domenica 5 maggio. Ieri sera i capi delle Chiese cristiane presenti a Damasco hanno convocato una veglia di preghiera, nella chiesa greco-ortodossa della Santa Croce, nel quartiere di Kassa'a, per invocare la liberazione dei due ecclesiastici rapiti. Anche a Aleppo, la sera di sabato 27 aprile, una veglia di preghiera si è svolta nella cattedrale greco- ortodossa: “La Chiesa era piena. Si è trattato di una supplica semplice e vissuta con grande dignità. Ora per tutti è il tempo dell'attesa” dichiara alla Fides il vescovo caldeo di Aleppo Antoine Audo, che ha partecipato al momento di preghiera insieme a Jean- Clément Jeanbart, arcivescovo metropolita di Aleppo dei greco-melchiti e a una quindicina di sacerdoti cattolici. “C'è tristezza diffusa” riferisce mons. Audo, “nessuno ha voglia di creare situazioni di festa. Per tutti i cristiani, il rapimento di due vescovi e quello dei due sacerdoti sequestrati a febbraio rappresentano un fatto enorme, che interroga tutti”. Anche i cristiani di Kamishly, nella Mesopotamia siriana, sabato mattina, dopo la messa celebrata nella chiesa dei siro-ortodossi dedicata a Maria, hanno dato vita a una manifestazione pubblica a cui hanno partecipato ecclesiastici e fedeli di tutte le Chiese e comunità cristiane della città, per chiedere il rilascio dei vescovi rapiti. (R.P.)







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