Svizzera: le Chiese cristiane aderiscono all’“Alleanza per la domenica”
Anche la Comunità delle Chiese cristiane della Svizzera (Ctec) aderisce all’ “Alleanza
per la domenica”, l’iniziativa europea nata nel 2011 per tutelare la domenica come
giorno non-lavorativo in tutta Europa, difendendo così il diritto al riposo settimanale,
alla vita sociale, familiare, associativa e religiosa. In Svizzera, in particolare,
l’Alleanza ha depositato alla Cancelleria federale le 67mila firme necessarie per
chiedere che l’apertura domenicale degli esercizi commerciali delle stazioni di servizio
sia sottoposta a referendum popolare. “La Ctec ha deciso di aderire all’iniziativa
– si legge in una nota – perché le famiglie, le comunità e le associazioni devono
poter disporre di un giorno di riposo, così da potersi incontrare”. I cristiani, inoltre,
continua la nota, “si riuniscono soprattutto la domenica per partecipare ai riti religiosi”.
“Le Chiese cristiane – spiegano la presidente della Ctec, il pastore protestante Rita
Famos-Pfander, ed il vicepresidente, il vescovo cattolico di Losanna, mons. Charles
Morerod – devono impegnarsi insieme, in Europa, in materia di responsabilità sociale
e di difesa dei valori fondamentali”. Fondata nel 1971, oggi la Ctec è la sola piattaforma
ecumenica nazionale della Svizzera; attualmente, contra undici membri, tra cui la
Conferenza episcopale elvetica, la Federazione delle Chiese protestanti svizzere,
e numerosi esponenti ortodossi, luterani, battisti ed anglicani. Da ricordare, infine,
che recentemente la Commissione Giustizia e pace della Conferenza episcopale svizzera
è divenuta membro dell’Alleanza: una scelta motivata ribadendo che “l’economia deve
servire l’uomo e non l’uomo l’economia”. (I.P.)