Spagna: la Chiesa celebra la Giornata nazionale delle vocazioni native
“Vocazioni native, segnale di speranza”: su questo tema la Chiesa spagnola ha celebrato
ieri, domenica 28 aprile, la Giornata nazionale delle vocazioni native. Organizzata
dalla Pontificia Opera di San Pietro Apostolo, che si dedica alla formazione del clero
locale nei Paesi di missione, la ricorrenza si colloca in continuità con la Giornata
mondiale di preghiera per le vocazioni, che quest’anno è stata celebrata il 21 aprile.
Ricordare le vocazioni native, spiega una nota dell’arcidiocesi di Santiago de Compostela,
significa “rendere partecipi i fedeli cristiani della necessità di aiutare le Chiese
dei territori di missione nel sostentamento e nella formazione dei seminaristi e dei
novizi”. Oltre che con la preghiera, i fedeli potranno aderire alla Giornata attraverso
le collette che verranno raccolte durante le Messe e ridistribuite, poi, nelle terre
di missione attraverso le Nunziature Apostoliche. “Mentre nelle Chiese e nelle comunità
diminuiscono le vocazioni – spiega Anastasio Gil García, direttore delle Pontificie
Opere Missionarie di Spagna – Dio le sta suscitando nei luoghi di missione e questo
è un segnale di speranza”. Attualmente, sono 1.103 le circoscrizioni ecclesiastiche
nei territori di missione, pari al 37,18% della Chiesa universale; 902 i vescovi che
operano in queste zone, di cui l’84,92% è autoctono. Infine, da ricordare che nel
2012 la Pontificia Opera di San Pietro Apostolo ha aiutato 73.741 seminaristi, ovvero
un terzo di quelli presenti nel mondo. (I.P.)