Italia: oggi al Quirinale il giuramento del governo Letta
Siamo in Italia. Superati gli ultimi ostacoli è previsto per oggi il giuramento al
Quirinale del nuovo governo italiano, guidato da Enrico Letta. Quindi lunedì o martedì
il discorso in Parlamento per chiedere la fiducia di Camera e Senato. Letta può contare
sull'appoggio di Scelta civica e del Pd, nonostante persistenti divisioni all’interno
del partito. Segnali di apertura dal Pdl, mentre Grillo boccia il prossimo esecutivo
definendolo “un’ammucchiata”. Il servizio è di Salvatore Sabatino: Oggi il giuramento
da Napolitano, lunedì o martedì il passaggio in Parlamento per la fiducia. Il governo
targato Enrico Letta, dunque, prende vita e lo fa in maniera rapida. Nella notte sono
proseguite le trattative per la squadra dei ministri. Il braccio di ferro col Pdl
riguarda i nomi, con i veti incrociati su D'Alema agli Esteri e Berlusconi all'Economia
e sull'abolizione dell'Imu. Ma il Cavaliere, di ritorno dagli Stati Uniti, ha detto
che l'atteggiamento di Letta è ''positivo'' e che non ci sono ''problemi veri''. Da
parte sua, invece, la Lega spinge affinché non facciano parte della squadra di governo
né Amato né Monti; solo in quel caso – spiega Maroni – la Lega appoggerebbe il nuovo
esecutivo. All’opposizione, invece, si collocheranno sicuramente Fratelli d’Italia,
Sel e Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo ha già fatto sapere di non avere alcuna intenzione
di mescolarsi a quella che definisce “un ammucchiata”. Ma per il sindaco di Firenze
Matteo Renzi l’ex comico presto perderà consensi e grazie a Letta verrà fuori un buon
governo che il Pd voterà compatto. Sul futuro esecutivo Alessandro Guarasci
ha sentito l’opinione di Padre Michele Simone, notista politico della Civiltà
Cattolica: R. – Nell’incontro
con il Movimento 5 Stelle, ieri sera, e poi anche tenendo presenti le dichiarazioni
delle varie delegazioni dei partiti, la caratteristica che veniva ripetuta è che ci
vuole sì un governo politico, e poi capacità concrete per quanto riguarda le conoscenze
e l’organizzazione. Quindi, non necessariamente tecnici. D. – Possiamo in qualche
modo legare il destino di questo governo a temi come la restituzione dell’Imu? R.
– No, io direi che questo – almeno fino adesso – non ha bloccato le trattative, perché
stanno cercando un modo per tirarsene fuori, da una parte e dall’altra. D. – La
priorità dovrà essere il rilancio dell’economia e le riforme istituzionali: questo
è fondamentale per far sì che questo governo abbia una durata anche non breve? R.
– Sì: soprattutto l’impegno nel settore economico, un’urgenza nella società e una
necessaria messa in atto del programma. D. – Però, Pd e Pdl durante la campagna
elettorale, hanno avuto toni molto duri l’uno nei confronti dell’altro. E’ normale
che ora siedano assieme attorno ad un tavolo, quello del Consiglio dei ministri? R.
– C’è – diciamo – lo sguardo dall’alto del presidente della Repubblica, che veglia
su questo che è un punto essenziale. D’altro canto, si tratta di un governo di emergenza,
perché la situazione economica italiana è una situazione in emergenza. D. – Secondo
lei, questo governo dovrà avere anche un atteggiamento diverso con l’Europa, dunque:
austerità ma anche sviluppo? Insomma: c’è un margine di trattativa? R. – Per ora
non emerge, tranne l’incaricato del settore economico nella Commissione, una presa
di posizione a favore di una maggiore apertura in economica. L’onorevole Letta sembra
intenzionato a fare di tutto, su questo punto.