2013-04-27 20:47:32

Il cardinale Bertone ordina tre nuovi vescovi: saranno nunzi apostolici in Colombia, Papua Nuova Guinea e Benin


Sabato pomeriggio nella basilica di San Pietro in Vaticano, il segretario di stato Tarcisio Bertone ha presieduto all’ordinazione episcopale di mons. Ettore Balestrero, della diocesi di Genova, di mons. Michael W. Banach della diocesi di Worcester negli Stati Uniti, e di mons. Brian Udaigwe di Orlu in Nigeria che saranno inviati come nunzi apostolici in Colombia, Papua Nuova Guinea e Benin. Il servizio di Marina Tomarro:RealAudioMP3

Un comandamento nuovo, amarsi gli uni e gli altri. Il dono di un amore totale verso il prossimo a misura di Dio, nella carità, cioè fino a dare la propria vita. E’ con questo annuncio che il cardinale Tarcisio Bertone ha voluto aprire la sua omelia nell’ordinazione episcopale di mons. Balestrero, mons. Banach e mons. Udaigwe.

Questo comandamento è nuovo perché è il cuore e la sintesi della nuova alleanza, fondata sull’amore di Gesù per l’umanità; è nuovo perché riproduce nel mondo l’amore che Cristo nutre per i suoi in modo sempre straordinario; è nuovo, perché viene offerto come un dono - «Vi do...» - : è dono di Dio e di Cristo. L’evangelista Giovanni si riallaccia alla tradizione biblica che vede nella Legge di Dio, nei comandamenti, il suo dono per eccellenza e la luce sul nostro cammino.

Ma l’amore reciproco che Gesù chiede ai suoi ha come modello la Croce ed è un dono universale e gratuito capace di varcare i confini della terra per far arrivare la bellezza dell’annuncio a tutti i popoli. Ed è proprio su questo che il porporato ha voluto richiamare l’attenzione dei tre nuovi arcivescovi, su quella carità immensa che ebbe Cristo per la salvezza dell’umanità.

Ci è facile, a volte, donare delle cose; più difficile e molto più importante e fecondo è dare il nostro tempo, animati da spirito missionario. Si tratta di andare incontro a quanti sono alla ricerca della verità; di accendere la luce nel cuore di quanti camminano nelle tenebre; di seminare la pace, la gioia e la speranza in quanti soffrono la solitudine, le angustie, le ingiustizie. Come ci ha ricordato il Santo Padre nell’omelia della Messa Crismale, occorre illuminare «le situazioni limite, le “periferie” dove il popolo fedele è più esposto all’invasione di quanti vogliono saccheggiare la sua fede»

E, il cardinale Bertone durante l’omelia ha spesso richiamato l’attenzione sulle tre funzioni pastorali, il ministero della parola, il culto liturgico e la guida del popolo di Dio.

Quando annunciamo il Vangelo ci uniamo intimamente a Cristo Maestro e ci lasciamo guidare dal suo Spirito. Così partecipiamo della carità di Dio, il cui mistero nascosto nei secoli è stato rivelato in Cristo (cfr Col 1,26). Il ministero liturgico, principalmente la celebrazione eucaristica, ci immette in modo particolare nel mistero pasquale di Gesù; ci porta ad imitare ciò che amministriamo e ci fa profondamente partecipi della carità di Colui che si dà ai fratelli come Pane eucaristico. Quali guide del popolo di Dio ci sentiamo spinti dalla carità del Buon Pastore a custodire, vigilare e difendere il gregge, con ogni energia e sacrificio.

I tre nuovi presbiteri porteranno la Parola di Dio nelle lontane terre della Colombia, di Papua Nuova Guinea e del Benin per annunziare anche a quelle popolazioni che vivono ai confini della terra che il Vangelo di Cristo è Via Verità e Vita.

“Caro Don Ettore, caro Don Michael e caro Don Brian, la fiamma della carità pastorale vi spinga a lavorare generosamente al servizio della Chiesa in quei Paesi dell’America Latina, dell’Oceania e dell’Africa. Non dimenticate mai le parole di Gesù che abbiamo ascoltato ancora una volta nell’odierna pagina evangelica: «Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34). In realtà, è l’amore di Cristo e per Cristo la ragione del nostro impegno apostolico. Caritas Christi urget nos. È così per ogni sacerdote, è così per ogni Vescovo e per ogni rappresentante del Papa. Si tratta di un amore incessante, che ci chiama a seguire Cristo che «ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei» (Ef 5,25).”

Ultimo aggiornamento: 29 aprile







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