Desta forte preoccupazione anche l’abbattimento da parte di Israele di un aereo senza
pilota proveniente dal Libano. “Si tratta di un fatto gravissimo – ha detto il premier
dello Stato ebraico, Netanyahu – che ha puntato il dito contro la milizia sciita filo
iraniana degli hezbollah. Sentiamo Graziano Motta:
Intercettato
ieri intorno alle 11 dal sistema di difesa alla frontiera nord il drone è stato abbattuto
da un caccia F16 sul mare e ora unità navali ne stanno cercando i rottami. Proveniva
dal Libano ma sia le autorità del Paese sia le milizie hezbollah che controllano tutta
la regione confinante sostengono di non saperne nulla, mentre Israele non ha dubbi
che sia iraniano, lanciato proprio dai fondamentalisti islamici. Il primo ministro
Netanyahu ha parlato di un fatto di estrema gravità sottolineando che l’instabilità
in Siria e in Libano sono una minaccia per Israele. In effetti la percezione subito
avvertita dagli israeliani è la loro vulnerabilità, violata anni fa già al confine
con il Libano quando il pilota di un aliante atterrato presto una postazione dell’esercito
uccise numerosi soldati. Fu la fine di un mito, la scintilla che provocò lo scoppio
della prima intifada palestinese.