2013-04-26 14:43:13

Campagna Ue di tutela dell'embrione. Carlo Casini: vera Europa è quella dei diritti


"Uno di Noi" ("One of Us") è l’iniziativa dei cittadini europei che punta a raccogliere almeno un milione di adesione nei Paesi Ue per chiedere alle istituzioni comunitarie di fermare la manipolazione e soppressione degli embrioni umani. In Italia, si è costituito il Comitato organizzatore, presieduto da Carlo Casini del Movimento per la Vita italiano, e composto da Maria Grazia Colombo, del Forum delle associazioni familiari, Domenico Delle Foglie, presidente del Copercom, Tonino Inchingoli, segretario nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori, Alfredo Mantovano di Alleanza Cattolica, Daniela Notarfonso, Scienza&Vita e Gianluca Pagliuca, Unitalsi. E per la prossima domenica 12 maggio, è stata fissata una giornata nazionale di mobilitazione nella quale verranno allestiti punti di raccolta firme sui sagrati delle parrocchie italiane. Carlo Casini, promotore dell'iniziativa, spiega al microfono di Luca Collodi i motivi della campagna europea "Uno di Noi" per la tutela dell'embrione umano:RealAudioMP3

R. – Questa campagna rientra in una novità prevista dall’ultimo trattato di disciplina dell’Unione europea, il Trattato di Lisbona. Il Trattato prevede che i cittadini, almeno un milione di cittadini europei appartenenti ad almeno sette Stati, possano chiedere alle istituzioni europee un atto giuridico, sostanzialmente una legge, che essi ritengano indispensabile per la crescita dell’unità europea. Le istituzioni europee, in particolare la Commissione e il parlamento non possono ignorare la richiesta, ma devono farne oggetto di una discussione in contraddittorio con i promotori. L’idea di fondo è questa: la vera Europa è quella dell’economia o quella dei diritti dell’uomo? Risposta: quella dei diritti dell’uomo. Ma è vera Europa quella che lascia distruggere i suoi figli, non solo con l’aborto, ma con le sperimentazioni scientifiche, con il finanziamento in tutto il mondo di azioni che propagandano l’interruzione di gravidanza o comunque finanziano la distruzione di embrioni umani? Risposta: la vera Europa è quella dell’origine, è quella voluta da De Gasperi, da Schuman, da Adenauer, ed è quella che pone al centro la dignità della persona umana. Allora, abbiamo avviato questa iniziativa, che già è iniziata da qualche mese, si concluderà a fine ottobre e ha già raccolto in tutti questi sette Paesi europei un certo numero di adesioni. Ma ha bisogno di una grande spinta, di un grande impulso, che noi italiani vogliamo dare e vogliamo darlo in particolare con un’iniziativa che si realizzerà senz’altro il prossimo 12 maggio, con una raccolta di adesioni in tutte le parrocchie in Italia.

D. – Tutto questo, poi, sarà presentato al parlamento europeo per una discussione per dare dignità e tutela all’embrione umano. Ma a livello politico ci saranno i numeri sufficienti per fare questo?

R. – Dobbiamo rassegnarci? Dobbiamo stare zitti di fronte a una questione così importante, così grande, così capace di investire non solo la dimensione religiosa, ma anche la dimensione umana, la dimensione razionale, la dimensione civile? No, non possiamo rassegnarci. Sarà una battaglia lunga, ma ogni strumento per vincerla deve essere adottato. Io credo che a livello politico la situazione non sia brillante, certamente, ma il politico è sensibile all’opinione pubblica. L’opinione pubblica esprime gli elettori e i politici sono sensibilissimi agli elettori. Allora, se noi riusciremo a raccogliere – non un milione, ma molti milioni – in tutti i Paesi dell’Unione Europea, forse qualche cosa si muoverà. L’Europa non deve quantomeno finanziare la distruzione di embrioni umani, come avviene oggi attraverso forme di aiuto allo sviluppo, che danno soldi ad organizzazioni che poi propagandano l’aborto, attraverso la sperimentazione scientifica... che è soltanto inutile distruzione di embrioni umani. Bene, credo che su questo i parlamentari europei, come è già avvenuto in altri casi, possano essere sensibili.

D. – Guardiamo alla Francia, che ha approvato i matrimoni omosessuali: ha perso Hollande politicamente e ha perso tutta la Francia?

R. – E’ una grande tristezza. Ho l’impressione che dal male, come sappiamo bene, Dio sa trarre anche il bene. Io noto che questa Francia che in materia di famiglia e di vita era piuttosto silenziosa, proprio quasi come frustata da queste iniziative del governo Hollande, si è mossa, più volte si è riunita la piazza. Centinaia di migliaia di persone. Questa novità non può rimanere senza sbocchi, la sconfitta l’abbiamo subita e tutto finisce. No, deve crescere. Quindi, anzi, è un esempio di come ci dobbiamo comportare anche di fronte ad aggressioni contro la famiglia, in questo caso, e contro la vita. Infatti, le due cose, vita e famiglia, sono valori strettamente collegati fra loro. Urge, ha detto Giovanni Paolo II nell'Enciclica Evangelium vitae, una mobilitazione generale in vista di una nuova cultura della vita.







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