2013-04-24 14:36:07

Mons. Chullikatt: necessario nuovo modello economico che abbatta i privilegi


La lotta alla povertà passa per un concreto progetto di inclusione sociale. L’osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, mons. Francis Chullikatt, ha ribadito di fronte al Gruppo di Lavoro per lo sviluppo sostenibile, riunito nel Palazzo di Vetro di New York, le indicazioni del magistero della Chiesa per garantire l’equilibrio sociale e la pace nel mondo. Il servizio di Stefano Leszczynski:RealAudioMP3

L'esclusione sociale è causa e conseguenza del circolo vizioso della povertà. Solo un processo di inclusione dei poveri in tutti gli ambiti economici, sociali, politici e culturali può condurre all’obiettivo di sradicare la povertà dal mondo. Così mons. Francis Chullikatt invita la comunità internazionale a fare proprio l’appello di Paolo VI, che nella Populorum Progressio del 1967 auspicava la nascita di un modello economico capace di coinvolgere tutta l’umanità e non soltanto un’élite allo scopo di costruire un mondo in cui tutti sarebbero stati in grado di dare e ricevere, senza che qualcuno potesse progredire a spese di qualcun altro.

Mons. Chullikatt ha rammentato la centralità dell’obiettivo dello sradicamento della povertà come un imperativo morale necessario al rafforzamento dello spirito di fraternità fra gli uomini e di costruzione della pace. Dunque, come già affermato anche da Benedetto XVI e da Papa Francesco nel loro magistero, le parole chiave per sconfiggere la povertà sono il rispetto della dignità di ogni individuo e la centralità dello sviluppo della persona umana. Un concreto processo di inclusione sociale in ambito economico, sociale, politico e culturale - ha spiegato l’arcivescovo Chullikatt – passa necessariamente attraverso l’abbattimento dei privilegi esclusivi che generano squilibri insostenibili tra il benessere di pochi e la povertà di molti. Il monopolio del patrimonio intellettuale, sistemi di commercio ingiusti, la cronica dipendenza economica e politica di alcuni Stati sono tra le cause più evidenti della povertà. La strada per conseguire l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile per l’umanità – ha affermato il presule – è solo quello dell’inclusione sociale che permetterà la creazione di un modello di condivisione della conoscenza e dell’esperienza che coinvolga anche coloro che quotidianamente si trovano a fronteggiare la realtà e le minacce della povertà.







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