Istat: record di disoccupazione giovanile, al Sud il tasso è raddoppiato in 35 anni
Amara la fotografia scattata dall’Istat soprattutto per i giovani. Nel 2012 si è toccato
il record del tasso di disoccupazione tra i ragazzi di età compresa tra i 15-24 anni,
attestandosi al 35,3%, il livello più alto dal 1977, anno di inizio rilevazioni Istat.
L'aumento ha riguardato sia gli uomini che le donne: per i primi, il tasso è cresciuto
dal 18,1% al 33,7%, per le seconde dal 25,9% al 37,5%. Quindi oggi i giovani disoccupati
sono quasi quattro su dieci mentre 35 anni fa erano circa due su dieci. Dinamiche
differenti si segnalano a livello territoriale, nel Sud il tasso ha registrato l'incremento
maggiore passando dal 28,3% al 46,9%; al Nord il tasso è salito dal 17,5% all'attuale
26,6%, mentre nel Centro dal 22,4% al 34,7%. Sono dunque oltre 1,4 milioni di disoccupati
in più nel 2012 rispetto al 1977. Il numero di disoccupati, infatti, è cresciuto da
1 milione 340 mila del '77 a 2 milioni 744 mila del 2012. Dato in crescita quello
del numero medio annuo di occupati da 19 milioni 511 mila di 35 anni fa ora si è raggiunta
quota 22 milioni 899 mila; a pesare sul dato la partecipazione femminile al mercato
del lavoro che, rispetto al passato, è cresciuto di oltre 3milioni di unità. Complessivamente
il tasso di disoccupazione è passato dal 6,4% del 1977 al 10,7% del 2012. Preoccupante
la situazione nel Mezzogiorno che in 35 anni ha visto più che raddoppiato il numero
di disoccupati: dall'8% del 1977 al 17,2% del 2012. (B.C.)