2013-04-24 13:06:57

Iraq: nella festa di San Giorgio la Chiesa celebra Papa Francesco e la missione


Vescovi, sacerdoti, religiose, consacrati e decine di fedeli hanno gremito la parrocchia di San Giorgio, a Baghdad, per le celebrazioni dedicate al patrono di Papa Francesco, del nunzio apostolico in Iraq e Giordania e del suo segretario. Una celebrazione che ha rilanciato il compito missionario della Chiesa e l'importanza delle vocazioni, anche e soprattutto in una terra dove la minoranza cristiana è vittima di persecuzioni. Alla Messa presieduta dal patriarca caldeo Louis Raphael I Sako, hanno preso parte il rappresentante pontificio mons. Giorgio Lingua, l'ausiliare caldeo di Baghdad mons. Shlemon Warduni, il vescovo dei latini mons. Jean Sleiman, assieme a mons. Emmanuel Dabbaghian, della Chiesa armena e mons. Marc Stenger, presidente di "Pax Christi" Francia. Prima dell'inizio delle celebrazioni mons. Stenger - in visita in questi giorni in Iraq per portare la solidarietà della popolazione francese - ha sottolineato l'importanza "del dialogo e della riconciliazione" nel Paese. Egli ha confermato la volontà dei membri di "Pax Christi" di cooperare per la concordia e per lo sviluppo dell'Iraq. Durante il discorso che ha seguito la lettura del Vangelo, mons. Sako ha insistito sull'importanza "delle vocazioni sacerdotali" e della presenza dei "consacrati, perché il futuro della Chiesa in Iraq" dipende (anche) da loro. Il Patriarca caldeo ha quindi invitato tutti i presenti a pregare per Papa Francesco e per il nunzio apostolico "che portano entrambi il nome di Giorgio" e per il patriarca Emmanuel Delly III che, nei giorni scorsi, "ha celebrato il cinquantesimo anniversario della sua ordinazione vescovile". La ricorrenza di San Giorgio, in cui si è festeggiato l'onomastico di Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio) e del nunzio apostolico, è diventata così occasione per rilanciare il compito missionario della Chiesa e l'importanza delle vocazioni. Nella sua omelia infatti, mons. Lingua ha ripreso le parole del Pontefice ai sacerdoti della diocesi di Roma, incoraggiati a "non dimenticare le sofferenze dei poveri e degli emarginati". Il prelato ha aggiunto: "Voi in Iraq avete una missione speciale, portare Cristo agli altri" attraverso le vocazioni e la dedizione completa della propria vita a Gesù. Nel contesto delle celebrazioni, la parrocchia ha organizzato una mostra con opere di artisti cristiani che parlano della realtà irakena e delle speranze della popolazione. In precedenza padre Ghadeer, carmelitano a Baghdad, ha approfondito il tema dell'identità cristiana in Medio Oriente e della sua crisi. Il sacerdote ha parlato delle sfide dei cristiani nella regione (scontri politici, migrazione e libertà religiosa), della testimonianza di Cristo attraverso la formazione del clero e il recupero degli insegnamenti del Concilio Vaticano II, del seguire la strada indicata da Gesù ai discepoli attraverso il racconto di Giovanni sulla pesca miracolosa. (R.P.)







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