India: i vescovi chiedono giustizia dopo l’omicidio del rettore del seminario di Bangalore
"Sono ormai passati 23 giorni dall'omicidio di padre KJ Thomas e la polizia non ha
ancora individuato i colpevoli e il movente. Chiediamo al governo del Karnataka e
a tutte le agenzie investigative di assicurare i colpevoli alla giustizia". Con un
comunicato ufficiale, mons. Bernard Moras, arcivescovo di Bangalore (Karnataka), chiede
alle autorità dello Stato indiano di fare luce sul brutale assassinio del rettore
del seminario, ucciso a Pasqua tra il 31 marzo e il 1° aprile. Insieme all'arcivescovo
- riferisce l'agenzia AsiaNews - hanno firmato il comunicato altri 15 vescovi della
Conferenza episcopale del Karnataka. "Padre Thomas - si legge nel testo - era noto
per la sua semplicità, onestà, il duro lavoro e lo spirito di austerità. Era un uomo
dal cuore buono, che per quanto ne sappiamo non aveva nemici né tra il personale,
né tra gli studenti". Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il sacerdote è morto
per contusioni e ferite multiple al volto e alla testa. La sua camera è stata trovata
sottosopra, così come altre stanze nel seminario, ma non risultano oggetti né documenti
mancanti. "Sappiamo che le forze dell'ordine - sottolineano i vescovi - stanno facendo
tutto il possibile, ma chiediamo al governo del Karnataka di fare giustizia". (R.P.)