Colombia: riprende a Cuba il processo di pace governo-Farc
Dopo un mese di sospensione, sono ripresi ieri all’Avana i colloqui di pace tra il
governo e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). In una nota congiunta
diffusa nel fine-settimana e ripresa dall'agenzia Misna, le parti descrivono il periodo
trascorso dalll’ultima tornata di trattative, chiusa il 21 marzo, “di intenso e produttivo
lavoro” confermando l’impegno a “raccogliere le aspettative della società su un veloce
accordo e per rendere realtà l’anelito nazionale: la pace stabile e duratura”. Governo
e guerriglia ricordano inoltre che fra il 28 e il 30 aprile Bogotá ospiterà un forum
cittadino sul tema della possibile partecipazione delle Farc alla vita politica nazionale,
dopo un’eventuale intesa di pace per porre fine a mezzo secolo di guerra. Il forum
sarà gestito dall’Onu e dalla Universidad Nacional de Colombia, le stesse istituzioni
che hanno organizzato a dicembre un evento analogo sul tema della terra – il primo
punto nell’agenda delle trattative – per raccogliere indicazioni e suggerimenti da
parte della società civile, poi portati in sede di negoziato. Cominciato nel novembre
scorso con il contributo di Cuba e Norvegia come Paesi garanti e Cile e Venezuela
come accompagnatori, lo storico processo di pace colombiano si è incentrato finora
sull’annosa questione della riforma agraria, alle origini della sollevazione in armi
della guerriglia nel 1964. Per il momento, le parti hanno genericamente parlato di
“progressi” sul tema della terra, precisando, tuttavia, che non riveleranno altri
dettagli fino alla fine del negoziato. L’auspicio del presidente Juan Manuel Santos
è che si raggiunga un accordo di pace nel giro di alcuni mesi. (R.P.)