Papa Francesco: i cristiani tiepidi costruiscono piccole Chiese, ma non è la Chiesa
di Gesù
I cristiani tiepidi sono quelli che vogliono costruire una Chiesa a propria misura,
ma non è la Chiesa di Gesù: è quanto ha detto sabato mattina il Papa durante la Messa
nella Cappellina della Domus Sanctae Marthae. Erano presenti i volontari del Dispensario
pediatrico “Santa Marta” in Vaticano, affidato alle Figlie della Carità di San Vincenzo
de’ Paoli, che da 90 anni sostiene i bambini e le famiglie bisognose di Roma senza
distinzione di religione o nazionalità. Accanto al Papa come chierichetti, due bambini.
Il servizio di Sergio Centofanti:
La prima comunità
cristiana, dopo la persecuzione, vive un momento di pace, si consolida, cammina e
cresce “nel timore del Signore e con il conforto dello Spirito Santo”: il Papa commenta
la lettura degli Atti degli Apostoli. E’ questa l’aria stessa in cui vive e respira
la Chiesa, chiamata a camminare alla presenza di Dio e in modo irreprensibile:
“E’
uno stile della Chiesa. Camminare nel timore del Signore è un po’ il senso dell’adorazione,
la presenza di Dio, no? La Chiesa cammina così e quando siamo in presenza di Dio non
facciamo cose brutte né prendiamo decisioni brutte. Siamo davanti a Dio. Anche con
la gioia e la felicità: questo è il conforto dello Spirito Santo, cioè il dono che
il Signore ci ha dato - questo conforto - che ci fa andare avanti”.
Nel
Vangelo proposto dalla liturgia del giorno molti discepoli ritengono duro il linguaggio
di Gesù, mormorano, si scandalizzano e alla fine lasciano il Maestro:
“Questi
si sono allontanati, se ne sono andati, perché dicevano ‘quest’uomo è un po’ speciale,
dice delle cose che sono dure e noi non possiamo… E’ un rischio troppo grande andare
su questa strada. Abbiamo buon senso, eh? Andiamo un po’ indietro e non tanto vicino
a Lui’. Questi, forse, avevano una certa ammirazione per Gesù, ma un po’ da lontano:
non immischiarsi troppo con questo uomo, perché dice delle cose un po’ strane…”.
Questi
cristiani – afferma il Papa – “non si consolidano nella Chiesa, non camminano alla
presenza di Dio, non hanno il conforto dello Spirito Santo, non fanno crescere la
Chiesa”:
“Sono cristiani di buon senso, soltanto: prendono le distanze.
Cristiani - per così dire – ‘satelliti’, che hanno una piccola Chiesa, a propria misura:
per dirlo proprio con le parole di Gesù nell’Apocalisse, ‘cristiani tiepidi’. La tiepidezza
che viene nella Chiesa… Camminano soltanto alla presenza del proprio buon senso, del
senso comune … quella prudenza mondana: questa è una tentazione proprio di prudenza
mondana”.
Papa Francesco pensa ai tanti cristiani “che in questo momento
danno testimonianza del nome di Gesù, anche fino al martirio”. Questi – afferma -
non sono ‘cristiani satelliti’, perché “vanno con Gesù, sulla strada di Gesù”:
“Questi
sanno perfettamente quello che Pietro dice al Signore, quando il Signore gli fa la
domanda: ‘Anche voi volete andare, essere ‘cristiani satelliti’?’. Gli rispose Simon
Pietro: ‘Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna’. Così da un gruppo
grande diventa un gruppo un po’ più piccolo, ma di quelli che sanno perfettamente
che non possono andare da un’altra parte, perché soltanto Lui, il Signore, ha parole
di vita eterna”.
Il Papa, infine, eleva questa preghiera:
“Preghiamo
per la Chiesa, perché continui a crescere, a consolidarsi, a camminare nel timore
di Dio e con il conforto dello Spirito Santo. Che il Signore ci liberi dalla tentazione
di quel ‘buon senso’, tra virgolette, dalla tentazione di mormorare contro Gesù, perché
è troppo esigente, e dalla tentazione dello scandalo. E così sia”.