Fazenda de Esperança: dal Brasile alla Sardegna per aiutare i giovani
a sconfiggere la droga
La Fazenda de Esperança, il centro di recupero nato in Brasile per ragazzi tossicodipendente
nato in Brasile nel 1993, approda in Italia. Si trova ad Oschiri, in provincia di
Olbia-Tempio, ed è già un punto di riferimento per i giovani che vogliono uscire dal
tunnel della droga. Ce ne parla Davide Dionisi:
Voi dovete essere
ambasciatori della speranza. E’ l’invito che Papa Benedetto XVI rivolse il 12 maggio
del 2007 ai ragazzi della Fazenda de Esperança durante il suo viaggio apostolico in
Brasile. La comunità nata da un incontro risalente al 1993 del frate francescano missionario
tedesco Hans Stapel e un giovane della sua parrocchia Nelson Giovannelli, oggi accoglie
circa tremila giovani, tutti ex tossicodipendenti ed è presente in 14 nazioni con
novanta centri. In Italia si trova ad Oschiri, in provincia di Olbia, in un villaggio
nei pressi del lago Coghinas donato dall’Enel. A padre Emerson Rogerio Anizi,
responsabile della prima Fazenda de Esperança italiana, abbiamo chiesto quali sono
gli obiettivi del nuovo presidio sardo:
R. - Il punto fondamentale della comunità
è recuperare i giovani, perché loro possano trovare il giusto cammino per tornare
alle loro origini; immagine e somiglianza di Dio. Questi sono i tre punti fondamentali:
il lavoro, la vita di comunità e la spiritualità. In qualsiasi situazione, nelle case,
nelle comunità, ci sono anche quei ragazzi che escono dal tunnel della droga e vogliono
donare la loro vita per aiutare gli altri giovani con lo stesso loro problema.
D.
– Cosa esporterete in Italia da quella esperienza Brasiliana?
R. – Ci potrà
capitare ogni tipo di ostacolo, ma la speranza non potrà mai morire. Questo è il sentimento
che vogliamo diffondere: non soltanto per i giovani che sono caduti nel tunnel della
droga, ma anche per quelli che hanno perso il senso della vita, che cercano qualcosa,
un volto di speranza, o qualcosa da fare. Cercano la gioia.