Texas. Mons. Vásquez: la Chiesa tra i soccorritori delle vittime dell'esplosione
Si cerca tra le macerie dell'impianto di fertilizzanti a West, in Texas per individuare
tutte le vittime dell'esplosione e del vasto incendio che due giorni fa ha raso al
suolo più di 80 case. Recuperati finora 12 corpi, ma il bilancio potrebbe salire a
40. Sono tante, infatti, le persone che ancora mancano all'appello e almeno 25 le
case che devono ancora essere controllate. Esclusa la pista dolosa, ridimensionato
anche l’allarme per la nube tossica che si era sprigionata. A pieno ritmo le operazioni
dei soccorritori, mentre i sanitari si prendono cura dei circa 200 feriti ricoverati
in varie strutture. Nell’opera di solidarietà si sta distinguendo la Chiesa locale,
come racconta mons. Joe Vásquez, vescovo di Austin, intervistato dal nostro collega,
Charles Collins:
R. – First of
all, the priests in that area have reached out to people… I sacerdoti della zona
si sono immediatamente resi disponibili: molti dei feriti sono stati portati vicino
a Waco, nella diocesi di Austin. Lì, i nostri sacerdoti hanno raggiunto quelli che
sarebbero andati in ospedale: c’è il “Crucial Crest Hospital” e anche il “Providence
Hospital”, un ospedale cattolico. La gente, i diaconi, i sacerdoti, i laici sono andati
ad assistere i feriti. Gli enti assistenziali cattolici hanno un ruolo principale
nell’impegno di raggiungere quelli che soffrono, i feriti che hanno bisogno di sostegno,
di aiuto sia economico, sia con la preghiera, sia con la fornitura di beni materiali
di prima necessità… Sappiamo anche che il nostro liceo cattolico – il St. Mary's Catholic
School – è stato adibito a ricovero per quelle persone che hanno perso le loro case.
Anche la San Vincenzo de Paoli raccoglie generi di prima necessità nella zona. Tutte
queste cose saranno molto importanti per noi, mentre ci impegniamo a programmare il
sostegno e l’aiuto per le persone coinvolte in questa tragedia.