2013-04-19 11:39:43

Il card. Vegliò ai circensi: la vostra arte è esempio di fraternità in un mondo individualista


L’arte circense è portatrice di un messaggio di solidarietà e fratellanza, che la Chiesa apprezza con riconoscenza. Lo afferma il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio dei Migranti, nel Messaggio indirizzato al presidente della Federazione mondiale del Circo, che celebra oggi la quarta Giornata dedicata al tema. Ancora fresca nella memoria di tanti artisti e lavoratori di questo settore è viva l’udienza che poco più di quattro mesi e mezzo fa – era il primo dicembre 2012 – Benedetto XVI concesse alle persone dello spettacolo viaggiante, che comprende anche fieranti, burattinai, artisti di strada e altre categorie.

Il cardinale Vegliò cita nel suo messaggio una considerazione del Papa ora emerito, che in quella circostanza evidenziò come la tradizione circense sia caratterizzata dal “dialogo tra le generazioni” – che ha “premura per i piccoli” tanto quanto valorizza gli anziani e il “loro patrimonio di esperienze – quanto da uno spiccato “senso dell’amicizia” e dal “gusto del lavoro di squadra”. All’esterno, nel contatto col pubblico, il circo – osserva il cardinale Vegliò citando ancora Benedetto XVI – con i suoi giochi e le sue coreografie “crea occasioni uniche di comunicazione” e “opportunità di svago sereno, di cui l’uomo contemporaneo ha tanto bisogno”.

“Con questo messaggio – prosegue il porporato – desidero esprimere la riconoscenza della Chiesa alle associazioni e agli artisti circensi di tutto il mondo”, specie a quei circhi che “con coraggio e generosità – afferma il cardinale Vegliò – si recano in Paesi colpiti da guerre, da violenze e da calamità naturali, per offrire a tante persone sofferenti – specialmente ai bambini e agli anziani – momenti di pace, di spensieratezza e di gioia”. Il cardinale Vegliò conclude ricordando le parole di Papa Francesco pronunciate esattamente un mese fa, nella Messa d’inizio del suo ministero petrino: “Abbiamo bisogno di vedere la luce della speranza e di dare a noi stessi la speranza”. E un riflesso di questa luce, in un mondo “non di rado egoista e individualista”, si può cogliere anche attraverso il talento atletico e artistico che i circensi sanno offrire con generosità a chi viene ad applaudirli. (A cura di Alessandro De Carolis)

Ultimo aggiornamento: 20 aprile 2013







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