Pakistan: ucciso da un musulmano un giovane cristiano
Un colpo di pistola in faccia: così è stato ucciso un giovane cristiano da un musulmano
in Pakistan. A darne notizia è l’agenzia Fides, che racconta dell’omicidio di Allah
Ditta, 20enne cristiano, avvenuto a 30 km da Lahore, capitale del Punjab. Il giovane
viveva nel villaggio di Manga Mandi, dove risiedono circa 150 famiglie cristiane,
tutte in un unico quartiere. Il ragazzo faceva il lavoratore domestico per sostenere
le sue cinque sorelle, una delle quali disabile, e i genitori 70enni. L’organizzazione
cristiana “The Voice Society” ha riferito a Fides che lo scorso 4 aprile alcuni ragazzi
musulmani tra i 17 e i 19 anni erano entrati nel quartiere cristiano, infastidendo
alcune ragazze. Poi avevano cominciato ad insultare anche la sorella disabile di Ditta,
che stava passando insieme a lui. Il ragazzo allora ha risposto, allontanando il gruppetto
di giovani musulmani i quali hanno risposto: “Un cristiano non deve permettersi, perché
i musulmani sono superiori e i cristiani sono i nostri schiavi”. Il litigio è andato
avanti di fronte ad alcuni testimoni, finché Sadam, uno dei giovani bulli, ha tirato
fuori una pistola, sparando ad Allah Ditta alla testa. Nella denuncia depositata dalla
polizia (First Information Report), giunta sul posto un’ora dopo, si legge che “i
ragazzi musulmani stavano controllando i proiettili nella pistola, quando un proiettile
è partito accidentalmente”, e si tratta dunque di un incidente. Gli avvocati cristiani
della famiglia Ditta hanno presentato una denuncia integrativa per ottenere giustizia.
“I cristiani vivono nella paura e sotto costante minaccia di morte. Possono esser
assassinati in qualsiasi momento – ha commentato l’avvocato cristiano di “The Voice
Society”, Aneeqa Maria Akhtar, in una nota inviata a Fides – La polizia, invece che
far rispettare la legge, accetta tangenti dagli autori dei reati: è spaventoso”. (E.S.)