2013-04-18 12:11:54

Boston: celebrazione ecumenica per le vittime dell’attentato, ci sarà anche Obama


In una Boston ancora sconvolta per l’attentato alla maratona, oggi è il giorno della preghiera e del raccoglimento. Alle 11, ora locale, si terrà una celebrazione ecumenica nella Cattedrale della città, guidata dal cardinale Sean Patrick O’Malley, alla quale prenderà parte anche il presidente, Barack Obama. Intanto, proseguono a ritmo serrato le indagini: grazie a un video a circuito chiuso, l’Fbi avrebbe identificato un sospetto attentatore. Sempre secondo l’Fbi, non ci sarebbe invece alcun legame tra l’attentato a Boston e le lettere alla ricina indirizzate ad alcuni esponenti politici, tra cui il presidente Obama. Ma quale clima si respira in questo momento nella capitale del Massachusetts? Debora Donnini lo ha chiesto al rettore del Seminario diocesano Redemptoris Mater di Boston, padre Antonio Medeiros:RealAudioMP3

R. – Questo attentato ha riportato un po’ la paura: si vede molto più la presenza di guardie, per cui c’è un certo clima di paura. È chiaramente una sofferenza che ha toccato il cuore e la vita di tante persone, colpendo soprattutto un evento ogni anno vissuto con intensità: la Maratona di Boston, una delle più antiche, se non la più antica negli Stati Uniti. Generalmente, si tratta di un evento che ogni anno raduna famiglie, bambini che vengono a vederla. È un evento che riunisce tutti, basta ricordare che una delle vittime – un bambino di otto anni – era venuto insieme alla mamma e alla sorella per vedere il papà che stava correndo la Maratona. L’ordigno è esploso giusto dove si trovava questo bambino.

D. – E’ arrivato anche il telegramma di Papa Francesco. Parla di “tragedia insensata” e dice di essere uniti e di non lasciarsi sopraffare dal male, combattendo il male con il bene. Com’è stato accolto questo messaggio?

R. – Per quanto riguarda il messaggio del Papa, che ha avuto una eco immediata qui nella diocesi, dice di non lasciarsi sopraffare da questo male, ma di vincere il male con il bene. Il messaggio del Papa è stato un atto di grandissimo amore, di affetto verso Boston, verso le persone che qui in questo momento stanno soffrendo. La sua semplicità, il suo amore, hanno toccato tutti soprattutto in questo momento di dolore. Certamente, è qualcosa che si sente moto forte.







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