Boston: celebrazione ecumenica per le vittime dell’attentato, ci sarà anche Obama
In una Boston ancora sconvolta per l’attentato alla maratona, oggi è il giorno della
preghiera e del raccoglimento. Alle 11, ora locale, si terrà una celebrazione ecumenica
nella Cattedrale della città, guidata dal cardinale Sean Patrick O’Malley, alla quale
prenderà parte anche il presidente, Barack Obama. Intanto, proseguono a ritmo serrato
le indagini: grazie a un video a circuito chiuso, l’Fbi avrebbe identificato un sospetto
attentatore. Sempre secondo l’Fbi, non ci sarebbe invece alcun legame tra l’attentato
a Boston e le lettere alla ricina indirizzate ad alcuni esponenti politici, tra cui
il presidente Obama. Ma quale clima si respira in questo momento nella capitale del
Massachusetts? Debora Donnini lo ha chiesto al rettore del Seminario diocesano
Redemptoris Mater di Boston, padre Antonio Medeiros:
R. – Questo
attentato ha riportato un po’ la paura: si vede molto più la presenza di guardie,
per cui c’è un certo clima di paura. È chiaramente una sofferenza che ha toccato il
cuore e la vita di tante persone, colpendo soprattutto un evento ogni anno vissuto
con intensità: la Maratona di Boston, una delle più antiche, se non la più antica
negli Stati Uniti. Generalmente, si tratta di un evento che ogni anno raduna famiglie,
bambini che vengono a vederla. È un evento che riunisce tutti, basta ricordare che
una delle vittime – un bambino di otto anni – era venuto insieme alla mamma e alla
sorella per vedere il papà che stava correndo la Maratona. L’ordigno è esploso giusto
dove si trovava questo bambino.
D. – E’ arrivato anche il telegramma di Papa
Francesco. Parla di “tragedia insensata” e dice di essere uniti e di non lasciarsi
sopraffare dal male, combattendo il male con il bene. Com’è stato accolto questo messaggio?
R.
– Per quanto riguarda il messaggio del Papa, che ha avuto una eco immediata qui nella
diocesi, dice di non lasciarsi sopraffare da questo male, ma di vincere il male con
il bene. Il messaggio del Papa è stato un atto di grandissimo amore, di affetto verso
Boston, verso le persone che qui in questo momento stanno soffrendo. La sua semplicità,
il suo amore, hanno toccato tutti soprattutto in questo momento di dolore. Certamente,
è qualcosa che si sente moto forte.