2013-04-18 20:09:50

A Boston rito interconfessionale in memoria delle vittime della maratona. Obama: l' America non si ferma


Duemila persone hanno affollato ieri la cattedrale di Boston per un rito interconfessionale presieduto dal cardinale O’Malley in onore delle vittime della maratona, lunedì sera. Presenti anche il presidente Barack Obama e la First lady Michelle. Da Boston, il servizio di Elena Molinari:RealAudioMP3

Se qualcuno voleva terrorizzarci, ha scelto la città e il Paese sbagliati. Così Barack Obama ha ricordato il coraggio e l’altruismo di centinaia di persone in aiuto dei feriti e dei parenti delle vittime di Boston. Il presidente si è detto convinto che i colpevoli verranno puniti e che la città “correrà ancora”. Durante il rito, il cardinale arcivescovo di Boston, Sean O’Malley, ha letto un messaggio di Papa Francesco. Il Santo Padre ha detto di pregare perché i bostoniani non si lascino sopraffare dal male e siano invece uniti nella determinazione di combattere il male con il bene. “Basta far del male. Pace” era stato anche il messaggio che il piccolo Martin Richard, ucciso nell’attentato, aveva scritto su un poster in classe, e che è stato ricordato durante il servizio religioso. Sul fonte delle indagini, l’ Fbi ha confermato di aver identificato alcuni "individui" con cui vorrebbe parlare. Ma il ministro dell’Interno americano, Janet Napolitano, ha ridimensionato le speranze delle ultime ore dicendo che non possono essere ancora considerati "sospetti". Ma, ha aggiunto durante un’audizione in Congresso, "abbiamo bisogno dell’aiuto della gente per trovare queste persone".

E sul clima che si respira in questi giorni nella capitale del Massachusetts, Debora Donnini ha intervistato il rettore del Seminario diocesano Redemptoris Mater di Boston, padre Antonio Medeiros:RealAudioMP3

R. – Questo attentato ha riportato un po’ la paura: si vede molto più la presenza di guardie, per cui c’è un certo clima di paura. È chiaramente una sofferenza che ha toccato il cuore e la vita di tante persone, colpendo soprattutto un evento ogni anno vissuto con intensità: la Maratona di Boston, una delle più antiche, se non la più antica negli Stati Uniti. Generalmente, si tratta di un evento che ogni anno raduna famiglie, bambini che vengono a vederla. È un evento che riunisce tutti, basta ricordare che una delle vittime – un bambino di otto anni – era venuto insieme alla mamma e alla sorella per vedere il papà che stava correndo la Maratona. L’ordigno è esploso giusto dove si trovava questo bambino.

D. – E’ arrivato anche il telegramma di Papa Francesco. Parla di “tragedia insensata” e dice di essere uniti e di non lasciarsi sopraffare dal male, combattendo il male con il bene. Com’è stato accolto questo messaggio?

R. – Per quanto riguarda il messaggio del Papa, che ha avuto una eco immediata qui nella diocesi, dice di non lasciarsi sopraffare da questo male, ma di vincere il male con il bene. Il messaggio del Papa è stato un atto di grandissimo amore, di affetto verso Boston, verso le persone che qui in questo momento stanno soffrendo. La sua semplicità, il suo amore, hanno toccato tutti soprattutto in questo momento di dolore. Certamente, è qualcosa che si sente moto forte.

Ultimo aggiornamento: 19 aprile







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