"La Chiesa sia missionaria, non autoreferenziale": così il Papa ai vescovi argentini
La pastorale sia intesa completamente in chiave missionaria. Così Papa Francesco in
una lettera inviata ai vescovi argentini in occasione dell’Assemblea Plenaria in corso
a Pilar fino a domani. Il Pontefice invia parole affettuose indicando ai presuli come
riferimenti per i loro lavori il Documento di Aparecida e “Prendere il largo” della
Conferenza Episcopale Argentina. Il servizio è di Paolo Ondarza:
La pastorale
abbia una chiave missionaria. Papa Francesco invia questa indicazione ai suoi confratelli
argentini nell’episcopato riuniti in Assemblea Plenaria. Un appuntamento a cui avrebbe
dovuto partecipare anche il cardinale Bergoglio che, salito al soglio pontificio,
si scusa per l’assenza poiché – scrive – “impegni assunti di recente" me lo hanno
impedito. Il Papa esorta ad uscire da se stessi per andare verso le periferie esistenziali
e crescere nella parresia". "Una Chiesa che non esce fuori da se stessa, presto o
tardi, si ammala nell'atmosfera viziata delle stanze in cui è rinchiusa”. E se è vero
che, come capita a chiunque, uscendo fuori di casa si può incorrere in un incidente,
– constata il Santo Padre – “preferisco mille volte di più una chiesa incidentata
che ammalata”. La malattia tipica della Chiesa – continua è l'autoreferenzialità,
guardare a sé stessi, ripiegati su sé stessi. Il Papa parla di “narcisismo che conduce
alla mondanità spirituale e al clericalismo sofisticato” e non consente di sperimentare
la 'dolce e confortante gioia dell'evangelizzare”. Il Pontefice conclude inviando
uno speciale saluto al popolo argentino, abbracciando fraternamente i presuli e chiedendo
loro di pregare “affinchè non mi inorgoglisca – scrive – e sappia ascoltare ciò che
Dio vuole e non ciò che voglio io".
In una nota diffusa nel corso dell'Assemblea
plenaria, i vescovi argentini scrivono che per mettere in atto la riforma della giustizia
occorrono “un profondo discernimento”, “ampie consultazioni, dibattiti e consensi
sui numerosi cambiamenti proposti”. La nota, intitolata “Giustizia, democrazia e Costituzione
nazionale”, fa riferimento alla proposta di riforma della giustizia presentata dal
capo di Stato, Cristina Fernandez Kirchner: il testo, già inviato al Congresso, prevede
la riforma del Consiglio della magistratura; una legge che garantisca un accesso democratico
ai giudici e ai pubblici ministeri; il cambiamento della norma che stabilisce l’obbligo
di trasparenza delle azioni esercitate dal potere giudiziario e la creazione di tre
camere di Cassazione. Inoltre, i cittadini potranno visualizzare i beni dei funzionari
e dei vertici di tutti e tre i poteri dello Stato, mentre ora la possibilità è limitata
ai rappresentati dell’esecutivo. Per quanto riguarda il Consiglio della magistratura,
i suoi membri saranno eletti dal popolo e si lavorerà per eliminare le cause contro
le amministrazioni con blocco preventivo dei beni. “Una trattativa affrettata su riforme
tanto significative – scrivono i vescovi – corre il rischio di debilitare la democrazia
repubblicana stabilita dalla Costituzione, soprattutto in una delle sue dimensioni
essenziali, ovvero l’autonomia dei tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario”.
Nell’agenda dei lavori della Plenaria episcopale sono presenti anche altri temi, tra
cui l’elezione di Papa Francesco, primo Pontefice argentino, ed i preparativi per
il IV Congresso Missionario nazionale che si aprirà a Catamarca il 17 agosto. (I.P.)