2013-04-17 14:18:10

Cordoglio del Papa per i terremotati in Iran e Pakistan, incerto il numero delle vittime


Il pensiero del Papa è corso ieri mattina alle vittime del terremoto che ha colpito martedì le regioni del Sistan e del Baluchistan, al confine tra Iran e Pakistan, mentre manca ancora un bilancio certo su morti, feriti e danni materiali. Al momento sarebbero 41 le vittime ed almeno 150 i feriti in territorio pakistano e una sola vittima e 12 feriti nella zona iraniana. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

Parole di solidarietà per chi sta soffrendo a causa del sisma: così Papa Francesco al termine dell’udienza generale:

“Ho appreso con tristezza del violento sisma che ha colpito le popolazioni dell’Iran e del Pakistan, portando morte, sofferenza, distruzione. Innalzo una preghiera a Dio per le vittime e per tutti coloro che sono nel dolore e desidero manifestare al popolo iraniano e a quello pakistano la mia vicinanza”.

Le notizie che giungono dalle remote zone del terremoto sono ancora incerte, e le poche immagini di devastazioni - che rimandano i media e che hanno preoccupato grandemente la comunità internazionale - non trovano per ora conferme ufficiali di bilanci più gravi, soprattutto sul fronte iraniano. Ma certo la grande distanza delle aree terremotate da Teheran e la scarsa propensione alla trasparenza del governo iraniano inducono a restare in allerta. Intanto aiuti sono stati offerti dagli Stati Uniti ad entrambi i Paesi. E così anche gli organismi umanitari sono pronti ad intervenire se necessario, come ci spiega da Beirut Rosette Hechaime, coordinatrice della Caritas in Medio Oriente e Nord Africa (Mona), competente per l’Iran:

R. - Oggi abbiamo appena ricevuto notizie dalla responsabile della Caritas in Iran. Finora non si hanno cifre esatte sul numero delle vittime, che probabilmente non saranno altissime in quanto questa regione non è molto popolata.

D. - Sì, ma ci sono immagini di interi villaggi rasi al suolo, quindi ci saranno anche sfollati ...

R. - Ufficialmente non sono stati ancora comunicati dati precisi di quello che può essere accaduto alla popolazione. E' vero, però, sicuramente i danni sono importanti ma per il momento sia il ministero degli Interni sia la Mezzaluna Rossa riescono a fornire il primo aiuto che si rende necessario. Adesso si sa anche che si stanno organizzando aiuti da inviare nella regione di Bushehr, dove si è verificato il primo terremoto.

D. - Si hanno invece notizie più certe per quanto riguarda le vittime in Pakistan. Forse lì sarà più semplice intervenire ...

R. - Può darsi. Per il momento non abbiamo informazioni accurate. Quello che è sicuro è che è una situazione di emergenza piuttosto complicata da gestire, perché si tratta di villaggi abbastanza isolati tra loro, situati magari sulle colline dove per il momento è piuttosto difficile intervenire.

D. - Quali sono al momento i rapporti con le autorità?

R. - La Caritas in Iran è stata molto apprezzata al momento del terremoto di Bam, quindi oggi si sta riallacciando un rapporto che non si era mai interrotto ma che si rinnova in questa occasione, qualora venisse richiesto un lavoro in comune.

D. - Resta comunque l'allerta della comunità internazionale per eventuali aiuti ...

R. - Speriamo che queste tragedie che succedono possano avvicinare i Paesi e le persone. La Caritas in Iran è in allerta ed è disposta a rendersi utile, e sta lavorando per fornire aiuti in generi alimentari e in generi di prima necessità.

Ultimo aggiornamento: 18 aprile







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