2013-04-17 12:10:46

Brasile: capi indigeni si battono in parlamento per difendere le loro terre


I missionari li chiamano “i popoli risorti”. Risorti dopo uno sterminio di cui sono stati vittime e che ha rappresentato probabilmente uno dei maggiori genocidi nella storia dell’umanità e risorti dalle continue minacce di sopravvivenza cui sono sottoposti. Sono gli indigeni che abitano oggi il Brasile. Una popolazione enorme composta da quasi 900.000 persone distribuite in 305 etnie che parlano 274 lingue, secondo l’ultimo censimento ufficiale. Sono arrivati da tutto il Brasile - riferisce l'agenzia Misna - per impedire il varo di un pacchetto di riforme mirato ad aumentare il potere del gruppo parlamentare dei ‘ruralistas’, che difende gli interessi dei grandi produttori agricoli, minacciando i loro territori ancestrali. Dopo aver fatto irruzione alla plenaria del Congresso, circa 300 dirigenti nativi di diversi popoli originari hanno ottenuto almeno in parte ciò che volevano: bloccare l’emendamento costituzionale noto come Pec 215 che trasferisce dal governo al Congresso la competenza di approvare e demarcare i territori riservati alle comunità indigene nonché i parchi naturali. “Siamo contrari all’invasione delle nostre terre. Noi siamo i primi abitanti e l’uomo bianco ci sta comandando, questo non ci piace” ha detto in tono solenne e nel suo idioma originario il noto cacique Raoni, capo supremo del popolo Kayapó, figura emblematica della sofferenza delle comunità native. Il presidente della Camera bassa, Henrique Alves, ha proposto che la commissione chiamata a decidere sulla riforma costituzionale sia rinviata al secondo semestre dell’anno e che i popoli indigeni partecipino con una rappresentanza al tavolo del negoziato. L’intesa prevede anche la creazione, oggi stesso, di una commissione incaricata di trattare con i dirigenti nativi. “Mai prima d’ora l’assemblea legislativa aveva incluso gli indigeni nel dibattito sui loro diritti. Vigileremo affinché sia davvero così” ha detto Paulinho Montejo, dell’Articolazione dei popoli indigeni del Brasile (Apib). Le terre indigene rappresentano il 12% del territorio del Brasile e il 20% di quello dell’Amazzonia. (G.F.)







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