2013-04-17 08:00:16

Bce: ripresa condizionata a partire da metà 2013


Crisi economica. Il Fondo Monetario Internazionale parla di ripresa per le economie avanzate, ma anche di una strada accidentata e in salita. Al ribasso comunque le stime di crescita mondiale che registra un meno 0,2%. A pesare i tagli automatici alla spesa americana e i timori sull'area euro. Per l’Italia si prevede ancora contrazione per tutto il 2013. Allarme anche per Cipro e Grecia, accelera invece nelle previsioni l’Africa Subsahariana che sarà sostenuta da una forte domanda interna. E ieri al Parlamento Europeo, il presidente della Bce Mario Draghi ha presentato il Rapporto annuale della Banca Centrale Europea. Laura Serassio:RealAudioMP3

Entro l’estate l’iter legislativo per affidare alla Bce il controllo delle banche europee dev’essere concluso: a dettare le tempistiche, Mario Draghi, che dall’aula plenaria di Strasburgo esorta i governi a continuare ad agire per fornire risposte alla crisi. Gli fa eco il Commissario economico Olli Rehn: per l’Unione bancaria, dice, ci vogliono tempi brevi, e se il meccanismo unico di vigilanza ne è la prima tappa, bisogna rapidamente andare avanti. Perché la ripresa, ormai attesa non prima della seconda metà dell’anno, è accompagnata da rischi, e preoccupa in particolar modo lo stallo del credito, le banche che non prestano anche per timore di non essere ripagate. Gli eurodeputati toccano il tasto dolente del mancato sblocco della liquidità, nonostante le iniezioni della Bce e Draghi si difende: i finanziamenti a imprese e famiglie non sono migliorati, ma questi sforzi hanno evitato disastri maggiori. E ricorda la sola strategia vincente: continuare con l’inevitabile consolidamento dei conti, migliorando al contempo la competitività con riforme strutturali.







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