Appello del Papa per i terremotati in Iran e Pakistan
Al termine dell'udienza generale il Papa ha lanciato un appello per i terremotati
in Iran e Pakistan: "Ho appreso con tristezza del violento sisma che ha colpito
le popolazioni dell’Iran e del Pakistan, portando morte, sofferenza, distruzione.
Innalzo una preghiera a Dio per le vittime e per tutti coloro che sono nel dolore
e desidero manifestare al popolo iraniano e a quello pakistano la mia vicinanza". Intanto
la terra ha tremato ancora nel sud-est dell’Iran dopo il sisma di ieri di magnitudo
7.8 che ha investito la desolata provincia del Sistan Baluchistan. Silenzio ancora
da Teheran sul bilancio delle vittime mentre nel vicino Pakistan si registrano 34
morti. Stati Uniti e Onu hanno proposto di mandare aiuti ma l’Iran ha già respinto
l’iniziativa. Il servizio di Maurizio Salvi: La potenza della
scossa iniziale, la più importante dell’ultimo mezzo secolo, é le due forti repliche,
avevano fatto temere alle autorità iraniane che ci si potesse trovare di fronte ad
una tragedia di importanti dimensioni. Ma apparentemente cosí non è stato anche perché
fra l’altro, I sismologi che prima avevano collocato l’ipocentro del sisma ad appena
16 chilometri di profondità, hanno poi corretto il dato facendolo scendere a 90 chilometri.
Si deve inoltre aggiungere che la zona colpita nella povera provincia sud-orientale
di Sistan e Beluchistan è deserticà e scarsamente popolata, priva di edfici rilevanti,
elementi che riducono le probabilità di un grande bilancio di vittime. Nel corso della
giornata, communque, le squadre di soccorso inviate dal governo, che ha decretato
lo stato di emergenza, saranno in grado di fornire dati certi per determinare I danni
reali causati da un fenomeno avvertito a oltre 2.000 chilometri dall’epicentro, sia
nel Golfo Persico che in India. In tutto questo per il momento é la provincia pachistana
del Baluchistan quella che ha pagato più alto del terremoto, con decine di vittime,
centinaia de feriti ed un migliaio di case distrutte. Tanta paura infine anche a Karachi,
dove molti edifici hanno tremato spingendo la gente a riversarsi nelle strade.