Iraq. Raffica di attentati in vista del voto di fine settimana: 46 morti e 270 feriti
Decine di morti e centinaia di feriti: il bilancio di una serie di attentati e agguati,
che hanno insanguinato lunedì l’Iraq, in vista delle elezioni amministrative di sabato
e domenica prossima. Il servizio di Roberta Gisotti
Almeno 46 morti
e circa 270 feriti le vittime, in massima parte poliziotti e militari, degli attacchi
e degli agguati che hanno colpito Baghdad e diverse altre località nelle regioni nord
e ovest del Paese. Ben sei attentati dinamitardi hanno colpito obiettivi della polizia
e dell’esercito nella capitale, in diversi quartieri e nei pressi dell’aeroporto internazionale.
Altre sei autobomba sono esplose contro altrettanti posti di blocco e pattuglie della
polizia a Tuz Khurmatu, a nord di Baghdad. E poi ancora esplosioni a Falluja, Samarra,
Hilla e a Baaquba ad est e sud della capitale, e a Dohuq nella regione settentrionale
di Kirkuk. Nessuno ha ancora rivendicato le azioni eversive, ma nei giorni scorsi
l’ala irachena di al Qaida aveva annunciato attentati a ridosso delle elezioni provinciali.
I gruppi armati fondamentalisti sunniti, sono infatti contrari ad ogni stabilizzazione
dell’Iraq post Saddam e da anni prendono di mora le istituzioni e i luoghi religiosi
sciiti. Elezioni amministrative che di certo avranno anche un impatto politico sul
governo del premier Maliki, in attesa del voto legislativo nel 2014. Maliki, sostenuto
dall’Iran, da mesi fronteggia una grave crisi con la regione autonoma del Kurdistan
e con l’inquieta provincia sunnita di Anbar, scossa dal conflitto armato nella vicina
Siria.