Giornata mondiale contro la schiavitù infantile. Primo Rapporto Ue sulla tratta
Si è celebrata ieri la Giornata mondiale contro la schiavitù infantile, nel nell’anniversario
della morte Iqbal Masih, il bambino di 12 anni ucciso nel 1995 dalle mafie tessili
del Pakistan perché ne aveva denunciato le pratiche di sfruttamento. Il servizio di
Roberta Gisotti:
Oltre 400 milioni
i bambini nel mondo costretti a lavorare, sfruttati e vessati dagli adulti. Secondo
stime di organismi umanitari la forza lavoro minorile supera ancora oggi il 10% della
manodopera a livello globale. Fiorente anche la tratta e il mercato della prostituzione
minorile. E non solo nel sud e nei Paesi più poveri del pianeta, ma anche nella ricca
e civile Europa, dove il traffico di esseri umani è in aumento, come documenta il
primo Rapporto in materia pubblicato ieri dalla Commissione europea.
“E’ difficile
immaginare che nei nostri Paesi, liberi e democratici - sottolinea Cecilia Malmstrom
commissaria europea per gli Affari Interni - decine di migliaia di esseri umani possano
essere privati della libertà e sfruttati, scambiati come merci a fine di lucro”. Eppure,
esiste dal 2011 una direttiva anti-tratta, in scadenza il 6 aprile scorso ma recepita
solo 6 Stati su 27. E se le vittime, identificate o presunte, della tratta nell’Unione
Europea sono state, tra il 2008 e il 2010, 23.632, in crescita del 18%, sono calate
invece del 13% le condanne dei trafficanti. Cresce dunque l’impunità di un reato tanto
odioso, che colpisce donne (68%), uomini (17%), ragazze (12%) e ragazzi (3%), vittime
di prostituzione (62%), lavori forzati (25%) e altre attività criminali, perfino vendite
di minori e prelievo di organi. Oltre il 60% proviene dagli stessi Stati membri, per
lo più Romania e Bulgaria, per il resto da Africa (14%), da Asia (6%) e da America
Latina (5%). Non è più possibile ignorare “un reato tanto aberrante”, ammonisce Cecilia
Malmstrom, sollecitando tutti i Paesi dell’Ue ad adottare le nuove norme anti-tratta
di tipo penale, di sostegno alle vittime, di prevenzione.