Compie 10 anni la Fondazione Ariel. Al via la campagna 'Sms solidale'

Compie dieci anni la Fondazione Ariel che ha scelto di mettersi a servizio delle famiglie dei bambini affetti da Paralisi Cerebrale infantile, una malattia neuromotoria impossibile da prevenire e che in Italia ha un incidenza di 1 su 500 neonati. La nascita di un bambino malato destabilizza: serve informazione, guida e sostegno per genitori e fratelli. Da qui il lavoro di Ariel che è possibile sostenere, fino al 21 aprile, con un sms solidale al 45501. Per saperne di più Gabriella Ceraso ha intervistato il fondatore Nicola Portinaro, direttore della Clinica Ortopedica dell’Università di Milano:

R. – E’ una malattia che da un danno cerebrale permanente e delle ripercussioni continue, invece, sul sistema muscolo-scheletrico. La mia parte, è la parte del chirurgo, ed è una delle parti più brevi rispetto al trattamento che dura per tutta la vita, che è il trattamento fisioterapico riabilitativo, la valutazione fisiatrica … Tenga presente, però, che questi bambini necessitano di una media di circa tre interventi a vita.

D. – Impatto per i bambini ma anche per le famiglie: “Ariel” segue la famiglia perché il manifestarsi di questa patologia può sconquassare un equilibrio familiare …

R. – Esattamente. Quando tu hai un bambino così è come se tu subissi un lutto. Ti accorgi o ti viene detto che questo bambino non camminerà mai, magari non mangerà mai da solo … oppure, c'è il problema dei fratelli: i fratelli di un bambino disabile sono per definizione dei grandi esclusi. L’idea della Fondazione è proprio quella di aiutare anche i fratelli, con dei sostegni psicologici. Oppure, ancora, a volte le famiglie stesse non sanno di avere delle possibilità: ecco, questo è un altro aiuto che dà la Fondazione tramite l’assistente sociale. Noi abbiamo visto che con i corsi che abbiamo fatto con la Fondazione, le famiglie si sono molto aperte: all’inizio avevamo una, due famiglie, adesso abbiamo venti famiglie al corso. Questo vuol dire che hanno condiviso i loro problemi, hanno imparato delle strategie e riescono a stare molto meglio.