Argentina: la “rivoluzione silenziosa” dei giovani nel portare soccorso durante il
nubifragio
Un esercito silenzioso di giovani, impegnati notte e giorno a fare il giro casa per
casa, a portare cibo, conforto e il necessario per sopravvivere in un momento d’emergenza.
E’ quanto è accaduto a Buenos Aires durante il nubifragio che ha colpito la città
nei primi giorni di aprile. A ricordare questa “rivoluzione silenziosa” sono stati
i vescovi ausiliari di La Plata, mons. Nicolas Baisi e mons. Alberto Bochatey. Nella
nota inviata all'agenzia Fides, mons. Baisi ha spiegato che "tutti quelli che potevano
hanno aiutato i senzatetto, ma il lavoro eccezionale lo hanno svolto centinaia di
giovani volontari che hanno lavorato senza tregua, insieme a tutti coloro che sono
stati devastati dalla tragedia". "Ancora una volta, i giovani volontari hanno dimostrato
con il loro esempio eroico che ciò che guida la storia non è la guerra, ma l'amore",
ha detto Mons. Baisi. Il vescovo ha anche ricordato che visitando diversi Centri di
aiuto tra parrocchie, scuole, e perfino la cattedrale di La Plata, ha potuto constatare
e verificare personalmente che i volontari hanno sperimentato la gioia di dare, di
confortare e di animare. Mons. Alberto Bochatey Osa, ha raccontato, invece, che “l’alluvione
ha colpito anche il seminario di La Plata, dove nel seminterrato c’erano cinque metri
d'acqua. Tuttavia c'è stato un rapido intervento di soccorso che ha consentito a molti,
circa un centinaio di persone, di rifugiarsi nel seminario e utilizzarlo per la notte”.
(G.F.)