A Nazareth una dimora per dare aiuto materiale e spirituale alle famiglie del mondo
Nascerà a Nazareth, dove l’umanità ha conosciuto il modello della Santa Famiglia che
tutti possono apprezzare e emulare, il Centro Internazionale di spiritualità, evangelizzazione
e formazione pastorale dedicato proprio alla Famiglia. Sarà attrezzato con un auditorium,
spazi per conferenze, alloggi, oltre che con una Chiesa e un centro pastorale. Per
volere di Benedetto XVI, il Centro, configurato giuridicamente come Fondazione Vaticana,
è stato affidato al Rinnovamento nello Spirito Santo e oggi si avvia alla realizzazione.
A presentarlo ieri mattina una conferenza in Sala Stampa Vaticana. Il servizio di
Gabriella Ceraso:
L’intuizione
fu del Beato Giovanni Paolo II, nel 1997 a Rio de Janeiro: voleva un segno di incoraggiamento
per le famiglie del mondo affinché si rinnovassero dal profondo ispirandosi al modello
della Sacra Famiglia. Benedetto XVI ha dato poi concretezza al sogno benedicendo,
nel 2009, la prima pietra dell’erigendo Centro Internazionale Famiglia di Nazareth
sulla sommità della collina che domina la cittadina e la basilica dell’Annunciazione.
Nelle sue parole, quel giorno, c’era già il senso profondo del progetto. Le ha ricordate
oggi alla stampa mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio
della Famiglia:
“Proprio a Nazareth, Papa Benedetto XVI affermava: ‘Preghiamo
affinché esso promuova una forte vita familiare in questa regione, offra sostegno
e assistenza alle famiglie ovunque e le incoraggi nella loro insostituibile missione
nella società’. E ancora: ‘Abbiamo tutti bisogno di tornare a Nazareth, modello di
ogni vita familiare cristiana’ ”.
Sarà dunque un centro di spiritualità
e formazione, sarà un Osservatorio permanente in collaborazione con chi lavora a sostegno
della famiglia, come le Conferenze episcopali, le università, le istituzioni internazionali,
i Movimenti e le Associazioni. Ma sarà soprattutto un supporto per le difficoltà materiali
delle famiglie a partire da quelle della Terra Santa:
“Fu proprio la famiglia
di Nazareth che dovette subire sin dall’inizio il dramma della emigrazione in Egitto.
E’ un fatto, un segno, particolarmente importante in un mondo come quello attuale,
dove molte famiglie sono costrette a vivere in maniera precaria. Credo sia particolarmente
importante avere lì un segno che le famiglie non devono andare via ma sono accolte”.
Il
Centro deve poi avviare un importante raccordo tra Nazareth e tutte le famiglie del
mondo e sottolineare alcuni aspetti fondamentali. Ancora mons. Paglia:
“Il
ruolo cardine dell’istituto familiare nella costruzione della società umana, la famiglia
- padre, madre e figli - la famiglia cristiana, soggetto della missione evangelizzatrice
della Chiesa e anche - come lo è stato lungo la storia - fermento delle famiglie che
i tecnici chiamano “normo-costituite”. C’è bisogno, poi, di un’attenzione ai diversi
soggetti che formano anche la famiglia e in tutto questo di recuperare la centralità
della Parola di Dio”.
"Desideriamo che il Centro divenga un luogo privilegiato
per la diffusione del Vangelo della famiglia, una vetrina di tutto il bello il buono,
il vero, il giusto che la famiglia propone e testimonia al mondo": così Salvatore
Martinez, presidente di Rinnovamento nello Spirito e responsabile della neonata
Fondazione vaticana:
“Questo tempo, attanagliato da crisi, sta invocando
un’umanità più fraterna, più a misura di famiglia prima che a misura di Stati e di
mercati. Allora, se ci vuole una famiglia, ne consegue che ci vuole anche una casa,
perché una casa non indica soltanto socialmente l’esistenza di una famiglia, ma una
casa segnala anche spiritualmente la forza dell’amore che genera vita. Ecco perché
vogliamo che la profezia della famiglia di Nazareth non si spenga nel cuore delle
nazioni e delle nuove generazioni”.
A Nazareth, dove risiede il 40% dei
cristiani di Terra Santa e dove tutto è cominciato, tutto può ricominciare contagiando
di nuovo amore e non solo famiglie del mondo. Ne ha parlato mons. Giacinto
BulosMarcuzzo, vicario patriarcale per Israele a Nazareth:
“Noi
sappiamo che la pace tra le religioni, tra le culture, tra i Paesi, parte dalla pace
della persona, dal cuore e dalla famiglia. Una delle pietre che costruiscono la pace
è la famiglia, forse è anche la pietra più consistente e più forte, più valida per
costruire la pace di cui abbiamo bisogno in Terra Santa. Ben venga dunque questa nuova
Fondazione, questo nuovo centro, per costruire la famiglia e per costruire la pace”.
A
sostegno delle famiglie, presentato in conferenza stampa anche un portale per ora
on-line, in lingua solo italiana, un portale di servizi cui collaboreranno esperti
di vari settori, per rispondere alle esigenze e ai problemi quotidiani che affronta
una famiglia, ma anche portale che deve essere occasione per le famiglie stesse per
conoscersi e aiutarsi reciprocamente.