Sudan: espulso il segretario della Conferenza episcopale
Il segretario generale della Conferenza episcopale del Sudan, padre Santino Maurino,
è arrivato venerdì a Juba dopo essere stato espulso dalle autorità di Khartoum: lo
dice all'agenzia Misna lo stesso religioso, sottolineando di essere stato costretto
a lasciare il Paese insieme con alcuni missionari. “Gli ufficiali dei Servizi di sicurezza
– sottolinea il religioso – non mi hanno notificato alcuna accusa ma mi hanno detto
che se non avessi lasciato il Paese entro tre giorni avrei rischiato di finire in
prigione”. Padre Maurino è stato espulso insieme con due lasalliani, di nazionalità
egiziana e francese. I religiosi erano stati fermati e interrogati in relazione all’attività
di un centro della Chiesa cattolica dove si insegna l’arabo ai missionari stranieri.
“Questo episodio – dice padre Maurino – conferma le difficoltà crescenti per i religiosi
e i fedeli cristiani che vivono a Khartoum, come me per lo più originari del Sud Sudan”.
La Conferenza episcopale del Sudan è rimasta un organismo unitario nonostante la divisione
del paese nel 2011, sei anni dopo la fine della guerra civile. Nel Nord, a maggioranza
musulmana, ci sono solo due diocesi sebbene il Paese sia esteso su un milione e 886.000
chilometri quadrati. Molto differente la situazione al Sud, con un territorio di 620.000
chilometri quadrati ma sette vescovi e milioni di fedeli di religione cristiana. (R.P.)