I vescovi del Québec: ridistribuire la ricchezza e potenziare l’inclusione sociale
“Portare uno sguardo di fede sulle manifestazioni popolari e moltiplicare il loro
potenziale per la ridistribuzione della ricchezza e l’inclusione sociale”: è l’auspicio
espresso dell’Assemblea dei vescovi cattolici del Québec, in un messaggio scritto
per la Festa dei lavoratori del primo maggio. In particolare, guardando alla mobilitazione
contro la riforma del sussidio di disoccupazione, prevista a Montréal il 27 aprile,
i vescovi ne mettono in luce il messaggio di fondo, ovvero la necessità di un “cambiamento
strutturale dei poteri economici e finanziari”, soprattutto là dove “ideologie negative
- come il liberismo radicale e la tecnocrazia - finiscono per condizionare tali poteri,
danneggiando i lavoratori e le loro famiglie”. In questo senso, osservano i vescovi
del Québec, le manifestazioni popolari evidenziano la speranza che il potere del popolo
riesca a “trasformare quelle strutture che impoveriscono, escludono ed opprimono un
numero crescente di persone”. Di qui, il richiamo forte che i presuli fanno al legame
tra “fede e solidarietà”, poiché “un’altra logica è possibile”. “La fede in Dio presente
nella nostra storia – scrivono i vescovi – ci fa scoprire la logica del primato della
persona e ci aiuta ad andare oltre le logiche egoistiche per adottare, come Gesù,
la logica del dono” e mirare così “allo sviluppo umano integrale, al bene comune ed
al rispetto del Creato”. Infine, la Chiesa del Québec esorta alla solidarietà per
realizzare una “governance etica sia a livello locale che internazionale”, con l’obiettivo
di “promuovere la democrazia e la giustizia”. Il messaggio episcopale si conclude
con l’augurio di una buona festa del 1.mo maggio a tutti i lavoratori e con un’esclamazione:
“Noi abbiamo il potere di agire!”. (A cura di Isabella Piro)