Papa Francesco: non bisogna "truccare" la vita, ma accettare bene e male fidandosi
di Dio
Di fonte ai problemi della vita, il cristiano non prenda scorciatoie ma si affidi
sempre a Dio, che non gli farà mancare il suo aiuto. È questo, in sintesi, il messaggio
che Papa Francesco ha tratto dalla liturgia della Messa del sabato della seconda settimana
del Tempo di Pasqua, celebrata presso la Cappellina della Casa Santa Marta. Presenti
alla celebrazione gli uomini della Gendarmeria Vaticana, dei Vigili del Fuoco vaticani
e le religiose Figlie della carità. Il servizio di Alessandro De Carolis:
La vita non
va “truccata” quando le cose vanno male, perché questo vuol dire non avere fiducia
in Dio, che della vita è il Signore. Un cristiano, viceversa, sa accettare ciò che
gli accade. È una profonda lezione di vita quella che Papa Francesco desume dalla
lettura degli Atti degli Apostoli, che la liturgia propone in questi giorni dopo la
Pasqua. All’omelia della Messa, il Pontefice continua a riflettere sulle vicende della
prima comunità cristiana. Nel brano biblico, la situazione vede i nuovi fratelli di
fede discutere tra loro – greci contro ebrei – a causa di alcune necessità pratiche,
come l’assistenza alle vedove, giudicata trascurata. Papa Francesco si sofferma sulla
scena e osserva: “La prima cosa che fanno è mormorare: chiacchierare uno contro
l’altro”:
“Ma questo non porta ad alcuna soluzione, questo non dà soluzione.
Gli apostoli, con l’assistenza dello Spirito Santo, hanno reagito bene: hanno convocato
il gruppo dei discepoli e hanno parlato. E quello è il primo
passo: quando ci sono difficoltà, bisogna guardarle bene e prenderle e parlarne. Mai
nasconderle”.
Ed è quello che gli Apostoli fanno. Non si nascondono ma,
afferma il Papa, valutano e decidono, senza tergiversare. Avendo compreso che il loro
primo dovere “era la preghiera e il servizio della Parola”, optano per dei diaconi
che li assistano in tali servizi. E qui – legando questa vicenda dei primi cristiani
alla lettura del Vangelo che vede Gesù rassicurare i Discepoli sul lago in tempesta
– Papa Francesco chiosa: “Quando ci sono i problemi, bisogna prenderli e il Signore
ci aiuterà a risolverli”:
“Non dobbiamo avere paura dei problemi: Gesù
stesso dice ai suoi discepoli: ‘Sono io, non abbiate paura. Sono io’. Sempre. Con
le difficoltà della vita, con i problemi, con le nuove cose che dobbiamo prendere:
il Signore è là. Possiamo sbagliare, davvero, ma Lui è sempre vicino a noi e dice:
‘Hai sbagliato, riprendi la strada giusta (…) Non è un buon atteggiamento quello di
truccare la vita, di fare il maquillage alla vita: no, no. La
vita è come è, è la realtà. E’ come Dio vuole che sia o come Dio permette che sia,
ma è come è, e dobbiamo prenderla come è. E lo Spirito del Signore ci darà la soluzione
ai problemi”.
“Non abbiate paura, sono io!”. Questa, ribadisce Papa Francesco,
“è la parola di Gesù, sempre”: nelle difficoltà, “nei momenti dove tutto è oscuro”
e “non sappiamo cosa fare”. Dunque, ha concluso, “prendiamo le cose come vengono,
con lo Spirito del Signore e l’aiuto dello Spirito Santo. E così andiamo avanti, sicuri
su una strada giusta”:
“Chiediamo al Signore questa grazia: di non avere
paura, di non truccare la vita, di prendere la vita come viene e cercare di risolvere
i problemi come hanno fatto gli Apostoli, e cercare pure l’incontro con Gesù che sempre
è di fianco a noi, anche nei momenti più oscuri della vita”.