Kerry in Cina: accordo Usa-Cina di denuclearizzazione
Stati Uniti e Cina condividono l'obiettivo della denuclearizzazione della penisola
coreana, secondo i capi della diplomazia di Washington e Pechino, John Kerry e Yang
Jiechi. E' quanto emerge dall'incontro del segretario di Stato americano John Kerry,
oggi a Pechino, con il presidente cinese Xi Jinping. Una missione, quella del capo
della diplomazia statunitense in estremo Oriente, voluta proprio per stringere nuove
alleanze con la Cina per fronteggiare proprio la minaccia nucleare di Pyongyang. Salvatore
Sabatino ha chiesto a Tiziano Bonazzi, docente di Storia americana presso
l’Università di Bologna, come si può definire questo pressing americano:
R. – Io lo definirei
come un tentativo di proseguire quello che finora è stato sempre un gioco a “somma
zero”, e cioè credere che le minacce della Corea del Nord non siano veramente reali
e al tempo stesso cercare di distaccare gli alleati più vicini, come la Cina, dagli
ambienti più oltranzisti di Pyongyang.
D. – Secondo lei, la Corea del Nord
è davvero una priorità per Obama o è una tattica per tentare un avvicinamento strategico
e anche economico a Pechino?
R. – L’avvicinamento con la Cina può avvenire
indipendentemente dal problema della Corea del Nord e se non ci fosse anche questo
problema molto probabilmente entrambe le grandi potenze ne sarebbero assai più liete.
D.
– Già durante il primo mandato, Obama ha spostato l’asse d’interesse americano verso
Oriente. Ora la vicenda coreana rafforza ulteriormente questa intenzione...
R.
– Sì, sicuramente. Soprattutto Obama, alla fine del suo primo mandato, ha spostato
proprio il peso militare americano nel Pacifico. Questo ha spaventato la Cina, che
sta cercando a sua volta di avere un raggio di azione militare più ampio in tutto
il Sud-Est asiatico. Almeno al momento, però, fra le due super-potenze si è arrivati
ad una specie di accordo. Entrambe, quindi, rafforzano i propri dispositivi nel Pacifico,
senza però minacciarsi direttamente. Ed è per questo che i tentativi della Corea del
Nord sono pericolosi o in ogni caso sono considerati come non benvenuti da entrambe
le potenze.
D. – La prima tappa di Kerry in questo tour diplomatico in Estremo
Oriente è stata in Corea del Sud, alleato di ferro degli Stati Uniti. I due Paesi,
mai come in questo momento, sono legatissimi. Anche questo è un rapporto strategico...
R.
– Sicuramente sì, perché la Corea del Sud ormai è una potenza economica e quindi gli
scambi, sia economici che scientifici che anche strettamente politici, sono importanti.
La Corea del Sud è sempre stata parte di quell’arco di alleanze che attraverso il
Giappone e le Filippine costituivano una barriera contro la Cina durante la Guerra
Fredda. Adesso rimane un alleato strategico, soprattutto da un punto di vista economico.