Il Venezuela domani alle urne per la scelta del nuovo presidente dopo la scomparsa
di Hugo Chavez, che ha ricoperto la più alta carica dello Stato per 14 anni. Si arriva
al voto dopo una campagna elettorale senza esclusione di accuse tra Nicolas Maduro,
erede designato di Chavez, e il rappresentante dell’opposizione, Henrique Capriles.
Il servizio di Francesca Ambrogetti:
I due candidati
si sono lanciati pesanti accuse a vicenda. Ma poche le proposte per risolvere i gravi
problemi economici e di sicurezza pubblica che il Paese - spaccato in due - affronta.
Nicolas Maduro, erede del leader bolivariano, ha detto di essere convinto che non
meno di dieci su 19 milioni di elettori voteranno per lui, ma Enrique Capriles sconfitto
da Chavez alle elezioni dell’’ottobre scorso, questa volta è convito di farcela. Giovedì,
una folla oceanica ha partecipato a Caracas all’ultimo comizio dell’erede del leader.
Il candidato si è definito come il figlio di Chavez, ed ha fatto sentire ripetutamente
il suo ultimo messaggio, nel quale chiedeva ai venezuelani di votarlo. Il candidato
dell’opposizione ha scelto invece la città di Barquisimeto per chiudere la sua campagna,
anche lui con un bagno di folla. “Maduro non è Chavez”, è stato uno degli slogan.
Nuovo appello della Chiesa, come nelle precedenti elezioni, che invita i venezuelani
a votare.