2013-04-12 14:27:49

Il Papa riceve i vescovi della Toscana. Mons. Giusti: i suoi gesti dicono più delle parole


Papa Francesco ha ricevuto ieri in udienza un secondo gruppo di presuli della Toscana. Tra loro, anche mons. Simone Giusti, vescovo di Livorno che, al microfono di Luca Collodi, racconta l’emozione dell’incontro con il Santo Padre:RealAudioMP3

R. – Bellissimo! Il Papa è veramente un uomo che sa ascoltare e come un buon padre sa consigliare. Ha voluto sapere i problemi delle nostre diocesi, della mia diocesi, e poi, come un buon padre, si è messo a dare alcuni consigli e incoraggiamenti. E’ stato un incontro veramente molto bello!

D. – Come viene percepito questo Papa dai fedeli di una diocesi periferica, ma importante, come Livorno?

R. – Mi hanno detto che lo capiscono, lo capiscono soprattutto con i gesti che compie e con le parole semplici che dice, ma soprattutto con i gesti che compie, che parlano molto di più delle parole.

D. – Come vescovi toscani che cosa avete detto al Papa?

R. – Abbiamo detto che in Toscana la fede permane. Il popolo rimane cattolico e, pur in una forte secolarizzazione e di fronte a spinte laiciste, la fede regge.

D. – Il Papa ha promesso anche di visitare la diocesi di Livorno...

R. – Sembra proprio di sì. Siamo rimasti d’accordo che gli devo mandare una lettera ufficiale e incominceremo a fare i preparativi, soprattutto perché l’anno prossimo, nel 2014, ricorre il 450.mo della proclamazione della Beata Vergine di Montenero come patrona principale di Livorno.

D. – Il Papa che cosa vi ha affidato come pastorale?

R. – I giovani. Ha detto: “Non fategli rubare la speranza. Il giovane è la persona che è piena di speranza per antonomasia e gliela stanno rubando. Fate sì che non gli rubino la speranza e la gioia di vivere”.

D. – Quale potrà essere il ruolo delle parrocchie nel Pontificato che si annuncia del vescovo di Roma?

R. – Il ruolo delle parrocchie è fondamentale perché, come si diceva con il Santo Padre, è la scuola elementare, la scuola materna, la scuola media per i nostri cristiani. Occorrono poi anche luoghi di formazione specifica, la testimonianza dei vari ambienti. Ecco l’importanza dell’Azione Cattolica, dell’Agesci, di tutte le aggregazioni legali, che danno la formazione più specifica per la testimonianza in tanti ambienti diversi.

D. – Il Papa conosce la Toscana?

R. – Sì, ha confessato che la mamma aveva dei parenti a Montecatini, a Pescia. Una zia proveniva da quella zona.

Ultimo aggiornamento: 13 aprile 2013







All the contents on this site are copyrighted ©.