Fondazione "Centesimus Annus": annunciati i vincitori del Premio “Economia e Società”
Sono due i vincitori della prima edizione del concorso internazionale di economia
voluto dalla Fondazione Centesimus Annus per promuovere la conoscenza della
Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica. Si tratta del gesuita Julio Luis Martínez,
rettore della Pontificia Università Comillas in Spagna, e dell’economista Stefano
Zamagni, docente all’Università di Bologna. Il risultato ex aequo è stato presentato
in Sala Stampa vaticana dal cardinale Domenico Calcagno, presidente dell’Apsa, l’Amministrazione
del Patrimonio della Sede Apostolica; da mons. Giuseppe Antonio Scotti, membro della
giuria del premio; e da Domingo Sugranyes Bickel, presidente della Fondazione Centesimus
Annus-Pro Pontifice. Il servizio di Fausta Speranza:
Cerimonia di
premiazione il 24 maggio, in apertura del convegno che farà il punto sull’attività
della Fondazione Centesimus Annus a 20 anni dalla nascita. La Fondazione, infatti,
nasceva nel 1993 ispirandosi all’Enciclica di Giovanni Paolo II del ’91. Criteri e
metologia del Premio nelle parole di mons. Giuseppe Antonio Scotti:
“La
grave crisi economica rende evidente a tutti quanto questo pensare all’economia sia
indispensabile per dare speranza e futuro a tutti. Papa Francesco ci ricordava, qualche
giorno fa: ‘Non fatevi rubare la speranza!’ E come facciamo, a non farci rubare la
speranza? Cioè, siamo noi che dobbiamo aiutare i nostri amici a non rubarci la speranza!
Questo Premio, in fondo, dice: ‘Io premio non quello studioso; premio quel libro –
attenzione: quel libro! – perché quel libro aiuta il lettore a non perdere la speranza,
a non farsi rubare la speranza. Ecco, la metodologia è proprio questa: premiare quei
libri che il grande pubblico, quello non esperto, può leggere con piacere”.
L’obiettivo
è coniugare etica e economia. Ancora mons. Scotti:
“L’economia non è semplicemente
il prodotto di uno più uno uguale due; l’economia ha una dimensione morale. Nasce
ecco, con la Rerum Novarum, se volete, nasce la cosiddetta Dottrina
Sociale della Chiesa. La Centesimus Annus, nel 1991,
riprende il grande filone di riflessione dei Papi. La Fondazione Centesimus
Annus vuol tentare di aiutare la società a capire sempre di più che non
bastano le dimensioni economiche in senso stretto, ma occorre una dimensione etica,
se si vuole ragionare di economia. L’economia senza l’etica non è possibile”.
Guardando
ai testi premiati, quello di Padre Martínez, (Ciudadanía, migraciones y religión.
Un diálogo ético desde la fe cristiana, Madrid, San Pablo 2007) affronta in particolare
il tema dell’immigrazione, come spiega il cardinale Domenico Calcagno:
“L’opera
evidenzia come in un’epoca di tramonto della moderna sovranità delle nazioni, il fenomeno
migratorio richieda una ri-comprensione sia dell’idea di cittadinanza, sia del rapporto
tra religione e politica. Essere cittadino, avere una patria fa tradizionalmente parte
della propria identità. Ma cos vuol dire, oggi, essere cittadino in un’epoca multiculturale,
dove le popolazioni si mescolano? Come entrare in dialogo con lo straniero senza perdere
il proprio volto? Come rapportarsi con lui, con la sua religione che spesso non è
quella del Paese di immigrazione, senza cadere nel relativismo? Padre Martínez è convinto
che la Dottrinal Sociale della Chiesa possa offrire un aiuto reale, anzi, un contributo
indispensabile per rispondere adeguatamente a tali interrogativi”.
Il testo
del prof. Zamagni (L’economia del bene comune - Roma, Città Nuova 2007) mira
innanzitutto ad allargare l’orizzonte delle categorie con le quali si ragiona di economia:
“Propone
di allargare l’orizzonte delle categorie fondamentali che ci permettono di comprendere
l’attività economica. A fronte di un modello dominante, che riduce gli attori principali
della vita economica al mercato e allo Stato, Zamagni argomenta presentando un terzo
ambito di valori, comprendenti la solidarietà, lo spirito di intrapresa, la simpatia
che non possono essere realizzati né dallo spirito di efficienza, né dalla ricerca
della giustizia. In questo libro, Zamagni ritiene perciò necessario che possa affermarsi,
entro il mercato e non al di fuori o contro di esso, uno spazio economico formato
da soggetti il cui agire sia ispirato al principio di solidarietà”.
Resta
da dire che il premio sarà assegnato ogni due anni e che consiste in 50 mila euro
che nella prima edizione saranno divisi tra i due vincitori.