Afghanistan: l’esercito silenzioso di studentesse che non rinuncia ad andare a scuola
C’è sete di istruzione in Afghanistan e c’è una larga fetta di studenti, circa il
39% del totale composto da 8 milioni di persone, rappresentato da giovani donne che
non intendono rinunciare al loro futuro e al desiderio di andare a scuola. Così sempre
più ragazze afgane stanno tornando a scuola nei loro villaggi sfidando i pericoli
effettivi e i pregiudizi legati alle tradizioni tribali e antifemministe del Paese.
A riferirlo sono fonti locali dell’agenzia Fides. Una di queste strutture “coraggiose”
che apertamente ha deciso di sfidare la tradizione, si trova a Qalai Gadar, comunità
rurale nel distretto di Qara Bagh a circa 40 km a nord di Kabul. Si tratta di una
delle poche scuole elementari a disposizione della popolazione locale. Aperta nel
2012, è stata costruita dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
(Unhcr). L’edificio a due piani ospita circa 400 studenti, prevalentemente ragazze
provenienti da 10 villaggi limitrofi che frequentano in due turni. La maggior parte
degli studenti della scuola sono figli di ex rifugiati fuggiti dal conflitto con i
talebani che vivono in Stati confinanti di Pakistan e Iran. Secondo fonti ufficiali
uno dei problemi principali per i quali i genitori sono riluttanti a mandare le proprie
figlie a scuola è la carenza di insegnanti donne. Attualmente gli insegnanti sono
12, ma solo uno di loro è di sesso femminile. La scuola inoltre è ancora priva di
acqua corrente ed elettricità. Mancano anche libri di testo e materiale scolastico,
tutte cose che gli alunni poveri non hanno. (G.F.)