2013-04-08 15:41:32

L'affettuoso abbraccio dei fedeli romani al loro vescovo


Numerosi i fedeli che hanno affollato la Basilica di San Giovanni in Laterano domenica, per ascoltare le parole di Papa Francesco. Ma cosa è rimasto nel loro cuore? Marina Tomarro ha raccolto alcune voci: RealAudioMP3

R. – Questo continuo riferimento alla Misericordia, chi è credente sa che siamo tutti peccatori e che comunque il fatto che Dio ci aspetta, Dio ci accoglie. Il primo passo lo fa Lui ed è qualcosa che dobbiamo sempre ricordare. La cosa che mi colpisce è poi l’umanità, la dolcezza con cui queste parole vengono dette.

R. – La parabola del Figliol prodigo la ricorda spesso proprio per indicare la misericordia del Padre. Anche noi dobbiamo avere il coraggio di chiedere perdono e quindi di poter fare del bene intorno a noi, sempre meglio.

R. – Ovviamente la pazienza e la misericordia, proprio nella Giornata della Misericordia.

D. – Il Papa ci ha parlato tanto dell’infinita pazienza di Dio. Cosa vuol dire per te?

R. – Anche se peccatori, siamo convinti che anche noi oggi abbiamo una speranza, oltre il suo amore. È risorto ed è risorto per noi.

R. – Parla sempre della pazienza di Dio e questo credo che ci debba confortare molto. Siamo noi che non abbiamo pazienza. Dio ne ha molta.

R. – Il Signore ci aspetta sempre, malgrado tutte le nostre debolezze, il Signore resta ad aspettarci affinché noi torniamo.

D. - Perché siete venuti qui?

R. – Voglio fare un saluto gigantesco al Papa per dimostrare quanto gli vogliamo bene, quanti giovani sono accanto a lui in questo periodo.

R. – E’ una bella giornata, che accomuna un po’ tutti e quindi siamo felici di stare qui tutti insieme, tutti uniti. La speranza è che ci sia più fratellanza, più unione tra i popoli.

R. – Vogliamo ringraziarlo perché il Papa ci sta accanto, con la sua preghiera e con il suo amore. Voglaimo salutarlo calorosamente dando tutto il nostro appoggio in questo cammino.

R. – Siamo qui tutti insieme, gli studenti dell’università del Papa: la Pontificia Università Lateranense e siamo pronti ad applicare le sue parole nella società civile. Le parole di questo Papa ci possono in qualche modo dare il coraggio di portare la nuova evangelizzazione e di far conoscere anche a chi è distante la fede.
R. – Io sono qui come tutti gli altri per poterlo sostenere, con la preghiera prima di tutto ed anche con la presenza, segno di affetto e di amicizia verso il nuovo Papa.







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