Regina Caeli. Il Papa: non abbiate paura di essere e vivere da cristiani, portate
Cristo nelle piazze
La pace è frutto del perdono e beati sono coloro credono nell’amore di Dio testimoniato
dai cristiani, che hanno il coraggio della fede. Sono queste le affermazioni che hanno
caratterizzato ieri mattina la prima recita del Regina Caeli di Papa Francesco.
In una Piazza S. Pietro gremita da circa 100 mila persone, il Pontefice ha invitato
tutti ad annunciare Cristo “nelle piazze”. Il servizio di Alessandro De Carolis:
La Domenica
della misericordia, ma anche del coraggio. Papa Francesco parte dalla prima per terminare
con il secondo: il coraggio per ogni cristiano di essere e vivere come tale in mezzo
agli altri e farsi megafono del Vangelo. Il primo saluto del Pontefice alla straordinaria
folla – almeno 100 mila persone – che da molto prima di mezzogiorno ha preso a stazionare
sotto la sua finestra in Piazza San Pietro è lo stesso di Gesù nel Vangelo dell’ottava
di Pasqua: “Pace a voi!”. Una pace che per i cristiani ha un senso preciso:
“Non
è un saluto, e nemmeno un semplice augurio: è un dono, anzi, il
dono prezioso che Cristo offre ai suoi discepoli dopo essere passato attraverso la
morte e gli inferi (...) Questa pace è il frutto della vittoria dell’amore di Dio
sul male, è il frutto del perdono. Ed è proprio così: la vera pace, quella profonda,
viene dal fare esperienza della misericordia di Dio”.
Un applauso sale
dal colonnato quando il Papa ricorda la festa della Divina Misericordia, che il Beato
Giovanni Paolo II stabilì per la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua e alla cui
vigilia si spense otto anni fa. Un giorno che il Vangelo ricorda come quello dell’atto
di fede di Tommaso davanti all’apparizione di Gesù nel Cenacolo. Ma soprattutto –
ha sottolineato il Papa – un giorno che porta a definire “beati” coloro che da duemila
anni a oggi hanno creduto senza vedere:
“Questa è una parola molto importante
sulla fede, possiamo chiamarla la beatitudine della fede. ‘Beati
quelli che non hanno visto e hanno creduto’, questa è la beatitudine della fede. In
ogni tempo e in ogni luogo sono beati coloro che, attraverso la Parola di Dio, proclamata
nella Chiesa e testimoniata dai cristiani, credono che Gesù Cristo è l’amore di Dio
incarnato, la Misericordia incarnata. E questo vale per ciascuno di noi!”.
Papa
Francesco scandisce questa convinzione e altrettanto fa poco dopo quando ricorda che
la missione della Chiesa nel mondo è di annunciare il “Regno dell’amore” di Cristo
e il perdono dei peccati, con l’aiuto dello Spirito “che scaccia la paura dal cuore
degli Apostoli”:
“Abbiamo anche noi più coraggio di testimoniare la fede
nel Cristo Risorto! Non dobbiamo avere paura di essere cristiani e di vivere da cristiani!
Noi dobbiamo avere questo coraggio, di andare e annunciare Cristo Risorto, perché
Lui è la nostra pace, Lui ha fatto la pace col suo amore col suo perdono, col suo
sangue, con la sua misericordia”.
E un nuovo, energico sprone a portare
Cristo fra la gente è dato dal Pontefice al momento dei saluti successivi alla recita
del Regina Caeli, quando ricorda in particolare la “speciale missione” che
le comunità neocatecumenali iniziano nelle piazze di Roma:
“Invito tutti
a portare la Buona Notizia, in ogni ambiente di vita, ‘con dolcezza e rispetto’. Andate
nelle piazze e annunciate Gesù Cristo il nostro Salvatore”.
A tutti, poi,
Papa Francesco dà poi appuntamento a San Giovanni in Laterano, dove nel pomeriggio
prenderà possesso della cattedra del Vescovo di Roma, con parole che rievocano quelle
pronunciate appena dopo la sua elezione al Soglio petrino:
“Preghiamo insieme
la Vergine Maria, perché ci aiuti, Vescovo e Popolo, a camminare nella fede e nella
carità, fiduciosi sempre nella misericordia del Signore, che Lui sempre ci aspetta,
ci ama, ci ha perdonato con il suo sangue e ci perdona ogni volta che andiamo da Lui
a chiedere il perdono. Abbiamo fiducia nella sua misericordia”.