2013-04-06 15:31:51

Francesco si insedia a S. Giovanni in Laterano. Card. Vallini: "Roma vuole bene al suo vescovo!"


RealAudioMP3 "Roma vuole bene al Papa. Visitando alcune parrocchie ho sentito da tutti, in queste prime settimane di pontificato, il grande affetto, la grande sintonia che hanno per e con il Papa". Lo racconta il card. Agostino Vallini, vicario di Roma, alla vigilia dell'insediamento di Papa Francesco sulla Cattedra di Vescovo di Roma. "Molti - aggiunge il porporato - mi hanno chiesto di farlo venire nelle parrocchie. Ho chiesto: 'Ma che cosa vi muove in questo sentimento?'. E alcuni mi hanno risposto: 'Non lo sappiamo: ci è entrato nel cuore'. Il Santo Padre l’ha saputo e ha detto: 'Non sono io, è il Signore che entra nel cuore servendosi anche di me'. Quindi c’è una perfetta sintonia tra il popolo che guarda il suo vescovo con grande ammirazione ed affetto, e il vescovo che sente già di portare nel cuore il suo popolo". La presa di possesso della basilica di S. Giovanni in Laterano da parte di Papa Francesco assume un particolare significato alla luce delle parole da lui pronunciate poco dopo l'elezione al soglio di Pietro. "La comunità diocesana di Roma ha il suo vescovo" ha detto il Papa in quell'occasione. "E adesso - ha continuato - incominciamo questo cammino: vescovo e popolo!". "Il motivo di queste parole è teologico - spiega il card. Vallini - perché il Papa è Papa in quanto è vescovo di Roma. Quindi, lui ha voluto sottolineare che la fonte del suo essere Papa per il mondo intero, sta proprio nel fatto che era stato appena eletto vescovo di Roma e, in quanto tale, Pontefice della Chiesa universale. E’ per questo che viene a prendere possesso della cattedra che è qui, nella chiesa cattedrale, che è San Giovanni in Laterano". Ma quali implicazioni pratiche potrà avere questa particolare insistenza di Francesco sul suo mandato episcopale come vescovo di Roma? "Per quello che posso interpretare - spiega il cardinale vicario - dice la sua sensibilità nell’essere veramente il pastore di una Chiesa attraverso le forme concrete che lui stesso intende dare. Posso dire che ha mostrato grande attenzione alla vita delle parrocchie: ne visiterà una nel mese di maggio e poi alla ripresa, dopo l’estate. Il Papa aprirà il convegno diocesano nel mese di giugno, incontrerà tutti i sacerdoti di Roma, nel mese di settembre, all’inizio dell’anno pastorale e questo dice la sua premura di essere vicino a questa nostra Chiesa, di far sentire la sua guida. Peraltro è noto che egli, come arcivescovo di Buenos Aires, fosse molto presente e quindi nelle forme compatibili con il ministero petrino noi certamente saremo felici di essere insieme con lui nella vita della diocesi". (Intervista a cura di Fabio Colagrande)








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