Australia: insediata la Royal Commission sugli abusi. Vi collaborerà anche la Chiesa
cattolica
In Australia, la Commissione d’inchiesta nazionale istituita dal Governo per fare
luce sui casi di pedofilia nel Paese ha iniziato ufficialmente le sue indagini. Annunciata
lo scorso novembre dal Premier Julia Gillard, la Royal Commission indagherà sugli
abusi sessuali commessi in passato su minori in varie istituzioni: chiese, scuole,
centri sportivi e altre organizzazioni. Un primo rapporto – riferiscono le agenzie
Kna e Apic - è previsto per il giugno 2014, ma il suo presidente Peter McClellan ha
già espresso dubbi circa la possibilità di rispettare le scadenze, considerato l’immane
lavoro da fare. Il solo esame preliminare delle informazioni e testimonianze richiederà
molto tempo. Finora sono già arrivate 1.200 segnalazioni e prossimamente almeno 5mila
persone saranno chiamate a testimoniare. Tra i documenti che saranno messi a disposizione
quelli della Conferenza episcopale australiana che lo scorso mese di novembre aveva
dato la sua piena disponibilità a collaborare, salutando positivamente l’iniziativa
anche se dolorosa e difficile per la Chiesa. In una nota il presidente dei vescovi
mons. Denis Hart, aveva plaudito in particolare alla decisione dell’esecutivo di condurre
un’inchiesta ad ampio raggio che non comprendesse solo le istituzioni religiose ma
anche “le famiglie, le comunità , le scuole e altre organizzazioni”. Secondo i vescovi
australiani, essa potrà così dimostrare l’infondatezza della tesi secondo cui la pedofilia
sarebbe un problema esclusivo della Chiesa cattolica. Inoltre, se è vero che in passato
sono stati commessi gravi errori essa ha compiuto notevoli passi per contrastare questa
piaga al suo interno, a cominciare da una più stretta collaborazione con le autorità
di polizia. Intanto mons. Hart e la presidente delle religiose australiane, suor Annette
Cunliffe, hanno annunciato i nomi dei 13 membri del “Truth Justice and Healing Council”,
lo speciale consiglio della Chiesa cattolica australiana che collaborerà alle inchieste
della Royal Commission. La prima riunione dell’organismo, presieduto da dall’ex giudice
Barry O'Keefe, è prevista per metà aprile. (A cura di Lisa Zengarini)