Sono 13 le vittime dell’incendio scoppiato lunedì notte in una scuola musulmana di
Yangon, in Myanmar, e sono tutti adolescenti. Ad annunciarlo sono state, ieri mattina,
fonti del Ministero degli interni birmano, che hanno precisato che le fiamme sarebbero
state causate da un corto circuito interno alla struttura che ospita anche una moschea.
Al momento dell’innescarsi del rogo, dormivano nella scuola circa 70 persone. Nonostante
si escluda la causa dolosa, l’incendio potrebbe riaccendere le tensioni già esistenti
nel Paese tra maggioranza buddista e la minoranza musulmana, che hanno spinto il governo
nel marzo scorso a imporre lo stato di emergenza e che nelle scorse settimane hanno
causato 43 vittime, per lo più musulmani, in varie zone del Paese. Soltanto l’anno
scorso, gli scontri tra buddisti e musulmani-Rohingya nello Stato birmano di Rakhine,
hanno causato 167 morti e lasciato senza casa 125 mila persone. (R.B.)