Torna l’allarme aviaria in Cina: ieri sarebbero salite a quattro le vittime della
nuova epidemia di aviaria, causata da una mutazione del virus H5N1, che dal 2005 ripetutamente
affligge l’intero continente asiatico. Il virus H7N9, che finora non aveva mai contagiato
gli esseri umani, ha ucciso a Shanghai due uomini di 87 e 27 anni, che macellavano
pollame, e una donna di 45 anni di Nanchino – a 300 km di distanza – che viveva a
contatto con uccelli. La quarta vittima registrata attraverso i social network, invece,
sarebbe un donna di Jiangsu, anche lei macellaia. La notizia del nuovo focolaio dell’influenza
sarebbe stata a lungo tenuta nascosta dalle autorità per non allarmare la popolazione
civile, che ha già espresso paura di consumare carne di maiale e pollame. Secondo
quanto riferito da AsiaNews, il governo di Hong Kong, già provato dall’epidemia di
Sars nel 2002 e nel 2003, ha dichiarato di essere stato informato in via ufficiale,
ma di ritenere i quattro casi “isolati”, mentre il portavoce dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità per la Cina, Timothy O’Leary, tenta di smorzare i toni affermando che
la trasmissione umana “resta bassa”. (R.B.)