Papa Francesco nel lunedì dell’Angelo: accogliere nella nostra vita la vittoria di
Cristo sul male
"Cristo ha vinto il male” e spetta a noi accogliere questa vittoria nella vita nella
società nella storia. Così Papa Francesco nel Lunedì dell’Angelo, prima della recita
del Regina Coeli, in questa prima Pasqua del suo pontificato, rivolto alle decine
di migliaia di fedeli raccolti in piazza san Pietro. Il servizio di Roberta Gisotti:
“Perché l’odio
lasci il posto all’amore, la menzogna alla verità, la vendetta al perdono, la tristezza
alla gioia”, occorre “che il Mistero Pasquale possa operare profondamente in noi e
in questo nostro tempo”. La preghiera del Papa stamane alla Madonna “nel nome del
Signore morto e risorto”:
“Cristo ha vinto il male in modo pieno e definitivo,
ma spetta a noi, agli uomini di ogni tempo, accogliere questa vittoria nella nostra
vita e nelle realtà concrete della storia e della società”.
Il primo pensiero
di Francesco è andato ai sofferenti:
“Che la forza della Risurrezione di
Cristo possa raggiungere ogni persona - specialmente chi soffre – e tutte le situazioni
più bisognose di fiducia e di speranza”.
Ha sottolineato quindi come “la
grazia contenuta nei Sacramenti pasquali è un potenziale di rinnovamento enorme per
l’esistenza personale, per la vita delle famiglie, per le relazioni sociali”:
“Sì,
il Battesimo che ci fa figli di Dio, l’Eucaristia che ci unisce a Cristo, devono diventare
vita, tradursi cioé in atteggiamenti, comportamenti, gesti, scelte”.
Ma
tutto passa attraverso il cuore umano:
“Se io mi lascio raggiungere dalla
grazia di Cristo risorto, se le permetto di cambiarmi in quel mio aspetto che non
è buono, che può far male a me e agli altri, io permetto alla vittoria di Cristo di
affermarsi nella mia vita, di allargare la sua azione benefica. Questo è il potere
della grazia! Senza la grazia non possiamo nulla”.
Si tratta quindi di
“esprimere nella vita il sacramento che abbiamo ricevuto”:
“Ecco, cari
fratelli e sorelle, il nostro impegno quotidiano, ma direi anche la nostra gioia quotidiana!”
Infine
il saluto semplice e informale di Papa Francesco a tutti i fedeli: