La felicità del campione italo-argentino Dominguez dopo l'elezione di Papa Bergoglio
In Italia sono molti gli argentini che hanno accolto la notizia dell’elezione di Papa
Francesco con sorpresa e gioia. Tra di loro c’è il campione di rugby Diego Dominguez,
una vera leggenda di questo sport. Nato a Cordoba e poi naturalizzato italiano, Dominguez
è il terzo miglior marcatore della storia del rugby. Benedetta Capelli ha raccolto
le sue emozioni:
R. – Certo,
sono stato molto sorpreso e allo stesso tempo molto orgoglioso. Nessuno se lo aspettava.
Quando hanno cominciato a leggere il nome in latino, io sapevo i suoi nomi, e quando
hanno cominciato a dirli ed ho sentito il cognome ho detto: Bergoglio! Sono stato
felicissimo, veramente. Prima di tutto perché è il primo Papa latinoamericano della
storia e poi perché è una persona che da molti anni lavora tanto, ha fatto un lavoro
enorme sul fronte sociale dove ci sono problemi sempre più grandi mentre c’è bisogno
di più gente che sia disposta a lavorare e a dare una mano per colmare tutto questo
divario di possibilità che c’è in America e in particolare in Argentina e lui ha fatto
tanto. E’ una persona molto conosciuta, a cui tutti vogliono molto bene in Argentina
e questa già è una grandissima cosa. Sono stato colpito dalle sue parole, come lui
si è presentato al mondo, con la semplicità di una persona umile, semplice. Si è presentato
usando due parole molto chiare: fratellanza e fiducia. E’ quello di cui il mondo ha
bisogno. Penso che lui lavorerà molto su questa strada, perché si possa ritrovare
la fiducia tra le persone, la fratellanza, la credibilità: cose che il mondo sta perdendo
sempre di più e se tutti non le ritroviamo velocemente diventerà un problema grave.
D.
– Ha avuto modo di raccogliere emozioni, sensazioni dei suoi connazionali argentini?
R.
- Ho ricevuto tantissimi messaggi di tutti i miei amici italiani. La mia famiglia
in questo momento è in Argentina. Mi hanno detto che c’era tanta gente fuori in piazza
e questa è una grande cosa… L’Argentina è un Paese molto cattolico e ci tiene molto
… Insomma il Papa è una persona rispettata. Si è presentata nella miglior maniera
possibile, con semplicità e onestà, e questa è la strada sulla quale andrà avanti.
D.
- Tra l’altro è anche un appassionato di sport, di calcio, del San Lorenzo…
R.
- Questo è ciò che piace… E’ appassionato del San Lorenzo, che è la squadra di mio
figlio. Io una volta al mese vado al campo a Buenos Aires a vedere questa squadra
che è in un quartiere molto periferico di Buenos Aires e molto popoloso. I colori
rosso e blu di questa squadra sono colori belli che vanno sempre bene!
D. -
Secondo lei, che cosa può aggiungere lo sport, il valore dello sport a una personalità
così interessante, come quella di Papa Francesco?
R. – Le parole che lui ha
usato sono le parole dello sport: la fiducia, la fratellanza che bisogna avere in
uno sport di squadra. La credibilità, la disciplina sono tutte parole che lo sport
usa e di cui oggi lo sport ha bisogno per raggiungere le vittorie ma sono parole
che anche lo sport deve ritrovare velocemente per tornare meglio di prima.
D.
- Noi siamo la radio del Papa. Le chiedo se vuole dire qualcosa direttamente?
R.
– Non so se lui avrà la possibilità di ascoltarla o no ma sono molto orgoglioso. E’
una persona che ha lavorato per tantissimi anni, con onestà e semplicità. Questo è
il premio, il riconoscimento ad una vita … Gli auguro bellissimi anni in avanti e
che riesca a trasmettere al mondo la 'magia' che lui trasmette quando parla.