Sud Sudan: oltre 160 vittime in uno scontro tra esercito e ribelli a Jonglei
Sono almeno 163 le vittime – principalmente ribelli – di una battaglia tra l’esercito
e un gruppo ribelle, che ha avuto luogo martedì a Jonglei, nell’area orientale del
Sud Sudan, secondo quanto riferiscono i funzionari governativi. Secondo il colonnello
Philip Aguer dell’esercito regolare, hanno perso la vita 143 ribelli del gruppo che
fa capo a David Yau Yau e 20 soldati, mentre altri 70 sono rimasti feriti. Stando
a questa versione, che, come riporta l’agenzia Misna, per ora è priva di conferme
indipendenti, nella località di Okello, la battaglia ha permesso all’esercito di prendere
il controllo di una pista d’atterraggio. Quest’ultima sarebbe stata utilizzata dall’aviazione
di Khartoum per rifornire i ribelli di armi e di equipaggiamenti. Sempre secondo il
colonnello, il Sudan sta alimentando l’instabilità a Jonglei per ostacolare l’avvio
dello sfruttamento di ricchi giacimenti di petrolio e la realizzazione di un progetto
che prevede la costruzione di un oleodotto orientato verso l’Etiopia e il porto di
Gibuti. Ad oggi, il Sud Sudan può esportare il suo greggio solo attraverso il territorio
del Nord Sudan, dietro pagamento di tariffe di transito, concordate dopo un difficile
negoziato. Secondo le radio cattoliche del Sud Sudan, nei giorni scorsi gli scontri
tra esercito e ribelli hanno spinto centinaia di persone a cercare riparo nel campo
profughi di Kakuma, situato al di là della frontiera con il Kenya. (V.C.)