2013-03-28 16:10:07

Luca Borgomeo si dimette dalla presidenza del Consiglio nazionale degli Utenti


Dopo l’ok dell’Agcom alla serie tv spagnola “Fisica o Chimica”, trasmessa da Rai4, Luca Borgomeo si è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio nazionale degli Utenti, organismo che raduna 52 associazioni, dopo aver combattuto una lunga battaglia contro il telefilm, ritenuto inadatto a un pubblico di ragazzi. Borgomeo farà comunque parte del consiglio e rimarrà alla guida dell’Aiart, l’associazione italiana ascoltatori radio e tv, continuando a lavorare per la tutela degli utenti. Ha annunciato poi un nuovo ricorso all’Authority contro la messa in onda della serie. Valeria Cipollone ha chiesto al presidente Aiart le motivazioni che lo hanno spinto a dare le dimissioni:RealAudioMP3

R. – Per mandare un segnale forte anche alla stessa Authority, perché deve recuperare l’autorevolezza che è propria di un’autorità indipendente. Se l’utente ha la convinzione che l’Agicom tutela le emittenti, cioè Mediaset e Rai, e non tutela gli utenti, viene meno alla sua funzione.

D. – Lei ha affermato che l’Agicom favorisce le emittenti e ne tutela gli interessi a discapito degli utenti, perché?

R. – Tutto il sistema è basato su un quadro normativo - a partire dalla cosiddetta legge “Gasparri” - che non fa altro che sanzionare l’esistenza di un monopolio Rai-Mediaset, finto duopolio, che nei fatti gestisce l’intero settore radiotelevisivo italiano. Purtroppo, molte volte, le scelte dell’Authority sono nella direzione di supportare questo equilibrio negativo e questo ha avuto effetti devastanti sulla concorrenza e soprattutto sulla qualità.

D. - I meccanismi dell’Agicom, che non permettono di decidere in tempi rapidi, non mettono ulteriormente a rischio le fasce di utenti più deboli?

R. – Da parte dell’Authority c’è la necessità di acquisire tutti gli elementi e quindi di istruire il procedimento. Nel frattempo continua ad andare avanti la trasmissione, continua a determinare effetti molto negativi, ma già sarebbe importante che venissero sanzionati, anche se nel caso della Rai la sanzione è pecuniaria e alla fine la pagano i contribuenti.







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